Il roadshow di Facebook in vista dell’imminente collocazione in borsa è iniziato presso lo Sheraton Hotel di New York City. Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, è sgusciato da un SUV nero, in jeans, zainetto e scarpe da ginnastica, per recarsi ad incontrare 500 investitori che già lo stavano attendendo, in giacca e cravatta. Il valore di ogni singola azione, non appena il social network entrerà nell’indice NASDAQ, dovrebbe essere fissato tra i 28 e i 35 dollari: in queste ore Zuckerberg sta spiegando quali sono le opportunità che può offrire un investimento in Facebook.
Il cosiddetto roadshow rappresenta un momento cruciale per qualunque azienda sia in cerca di finanziamenti pubblici: il management presenta le proprie strategie agli investitori e si intrattiene con loro per diversi giorni. La durata degli incontri è di solito strettamente legata al favore incontrato presso le comunità degli investitori ed è chiaro che più alto è il favore, più veloce sarà l’inizio delle trattazioni vere e proprie.
Dall’alto dei suoi 900 milioni di utenti registrati, Facebook si prepara ad una IPO (Initial Public Offering, un’offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato) storica, almeno per quanto riguarda la sua valutazione che, secondo le ultime stime, potrebbe arrivare anche a toccare i 106 miliardi di dollari. Una cifra mai vista.
La presentazione di Facebook agli investitori ed agli analisti presenti allo Sheraton Hotel sarebbe stata piuttosto “di routine”. Quale futuro per Facebook in Cina? Quali i piani per far crescere i ricavi derivanti dal mondo “mobile”? Quali le ragioni del recente acquisto, per un miliardo di dollari, dell’applicazione per la condivisione di foto digitali online Instagram? Queste le domande più gettonate.
Dopo nemmeno un’ora dal suo arrivo, Zuckerberg ha lasciato l’hotel. Il suo roadshow, però, non è affatto terminato: oggi, quando il sole negli States si farà più alto, è previsto un nuovo incontro a Boston mentre venerdì il fondatore di Facebook ha un appuntamento a Palo Alto (California).
Per Warren Buffet, imprenditore ed economista statunitense di lungo corso, uno degli uomini più ricchi del mondo (oggi sarebbe il terzo in classifica), sebbene Facebook sia definita una “straordinaria azienda”, il valore intrinseco della società sarebbe molto difficile da valutare. Sebbene Buffet ha dichiarato di non essere interessato ad investire su Facebook, osserva come il mercato debba ben osservare come la società di Zuckerberg ottimizzerà le proprie politiche di business per far crescere i ricavi. Buffet, insomma, sembra dar ragione a coloro che vedono profilarsi all’orizzonte una nuova “bolla Web 2.0”.