Zoom si prepara a diventare qualcosa più di un'app per videoconferenze

Il CEO di Zoom Eric Yuan punta forte sull'Intelligenza Artificiale: ecco come l'app cerca di "reinventarsi" dopo il boom durante la pandemia.

L’app per videoconferenze nota come Zoom ha vissuto un enorme boom durante la pandemia, per poi andare incontro a un fisiologico periodo di stagnazione che dura tutt’ora.

Il recente cambio di denominazione da Zoom Video Communications Inc. a Zoom Communications Inc. potrebbe dimostrare come la piattaforma abbia intenzione di evolvere. Lo stesso CEO della compagnia, ovvero Eric Yuan, ha commentato questo cambiamento definendo la rinnovata azienda come “Piattaforma di lavoro AI-first per la connessione umana” capace di offrire “Soluzioni di lavoro moderne e ibride”. Una descrizione criptica, ma che dimostra come Zoom voglia rinnovarsi e, per fare ciò, si affidi all’AI.

D’altro canto, con il ritorno in ufficio di milioni di lavoratori e il proliferare della concorrenza (da Microsoft Teams a Google Meet fino a Slack), per l’app il calo di utenti è ormai evidente, con un vero e proprio crollo rispetto a i numeri fatti registrare un paio di anni fa. Il tutto con un’infrastruttura che è comunque cresciuta e che richiede costi di mantenimento maggiori.

Zoom vuole rinnovarsi e punta forte sull’AI

Per Yuan in modo più logico di salvare la compagnia è cambiare direzione e cavalcare l’onda dell’AI. Secondo il CEO, l’integrazione di questa tecnologia nel contesto di Zoom Workplace rappresenterà il punto di svolta per l’azienda. Yuan ha parlato di telefonate, riunioni, invio e gestione della posta elettronica: tutte mansioni che possono ottenere vantaggi significativi da tale tecnologia emergente.

In questo contesto Zoom AI Companion, l’assistente lanciato lo scorso mese di ottobre, potrebbe offrire indicazioni chiare riguardo la direzione intrapresa dalla compagnia. Lo stesso Yuan sostiene come Zoom AI Companion diventerà un “Gemello digitale completamente personalizzabile dotato delle tue conoscenze istituzionali, liberando un’intera giornata di lavoro e consentendo di lavorare solo quattro giorni alla settimana“.

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