YouTube supporta il No Fakes Act: ecco il nuovo strumento contro i deepfake

YouTube testa un'AI per proteggere i diritti di immagine e sostiene il No Fakes Act, una legge per contrastare i deepfake online.
YouTube supporta il No Fakes Act: ecco il nuovo strumento contro i deepfake

YouTube ha annunciato due importanti iniziative per contrastare l’abuso di tecnologie deepfake, proteggee i diritti dei creator e migliore la sicurezza sulla piattaforma.

Un nuovo sistema di riconoscimento basato sull’Intelligenza Artificiale e, in contemporanea, il servizio ha espresso il suo sostegno al No Fakes Act, una proposta legislativa del governo americano mirata a regolare l’uso non autorizzato di immagini e voci generate artificialmente. Tra i primi a sperimentare questa tecnologia innovativa figura MrBeast, uno dei content creator più celebri al mondo, in passato proprio vittima di un clamoroso caso di deepfake.

Il nuovo strumento, che verrà poi reso disponibile a un numero crescente di utenti nei prossimi mesi, si integra con l’ecosistema del Content ID, il sistema di protezione dei contenuti che YouTube utilizza già da oltre quindici anni. Questa evoluzione consentirà di individuare in modo automatico i contenuti che sfruttano l’immagine altrui senza autorizzazione, semplificando la loro rimozione e prevenendo ulteriori violazioni.

Lotta all’abuso di deepfake: YouTube è in prima linea

La portavoce di YouTube, Leni Ritchie, ha sottolineato il duplice ruolo dell’AI nel panorama della creazione digitale: se da un lato apre a nuove possibilità creative, dall’altro amplifica i rischi legati agli abusi tecnologici. Per Ritchie il supporto della piattaforma al No Fakes Act nasce dall’esigenza di creare uno standard per le misure protettive, garantendo un ecosistema digitale più sicuro non solo per YouTube ma anche per il resto della rete.

Il No Fakes Act, promosso dai senatori Chris Coons e Marsha Blackburn, è destinato a entrare in vigore nel corso del 2025 e mira a responsabilizzare tutte le parti coinvolte nella creazione e condivisione di contenuti generati dall’AI.

Parallelamente a questa iniziativa, YouTube ha preso posizione contro il data scraping, una pratica che sfrutta i dati dei creator per addestrare modelli AI. La piattaforma ha evidenziato come questa attività possa compromettere la privacy e i diritti degli utenti, ribadendo la necessità di regole più severe per tutelare la proprietà intellettuale.

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