YouTube, di proprietà di Google dal 2006, ha comunicato l’arrivo di un’importante novità. I tecnici della società, si spiega, hanno infatti concluso i test sulla piattaforma di “live streaming” che permetterà ai partner dell’azienda e forse ad alcuni utenti selezionati di veicolare trasmissioni video in diretta, sfruttando i server messi a disposizione da YouTube.
Il noto servizio per la condivisione dei video aveva già offerto, in passato, in occasioni di particolare interesse, lo streaming live: basti ricordare, ad esempio, un’intervista in diretta con il Presidente USA Barack Obama, alcuni mesi fa. YouTube vuole però portare lo streaming video alla portata di tutti: i primi test hanno coinvolto solamente alcune aziende statunitensi che producono contenuti multimediali. L’azienda sta al momento valutando la possibilità di estendere l’impiego del video streaming anche ad altre realtà.
Nei mesi a venire capiremo se YouTube avrà intenzione di offrire il “live streaming” a tutti gli utenti registrati similmente a quanto oggi già permettono di fare piattaforme quali Justin.tv, Livestream o Ustream.
“Tutto ciò che serve per iniziare una diretta“, scrivono da YouTube “è disporre, semplicemente, di una videocamera USB o Firewire“. La trasmissione video potrà essere abbinata all’uso di uno speciale modulo (“Live comments“) che consente agli utenti-spettatori di interagire in tempo reale con la diretta.
Come una sorta di televisione web, YouTube ha già pubblicato il suo palinsesto di test:
Secondo quanto riportato da numerose fonti, il CEO di Google – Eric Schmidt – avrebbe dichiarato che YouTube, arrivato ormai sul procinto di spegnere la sua quinta candelina, starebbe per divenire assai remunerativo. Pur generando circa 2 miliardi di pagine viste al giorno con elevatissimi tempi di permanenza sul sito, YouTube non ha mai generato profitti degni di nota (solo di recente si è cominciato ad inserire messaggi pubblicitari in testa ad alcuni video caricati sul network). Google ha incassato, nell’ultimo quadrimestre, 6,82 miliardi di dollari e sebbene non siano noti i costi che la società deve affrontare per “far funzionare” un servizio come YouTube, questi vengono stimati intorno al miliardo di dollari su base annuale.
Patrick Pichette, CFO (chief financial officer) di Google, ha preferito non fornire alcun dettaglio circa gli accordi commerciali stretti attorno a YouTube limitandosi ad osservare che l’imminente arrivo di buoni profitti è certamente un’ottima notizia.
Il servizio di “live streaming” si inquadra nelle innovazioni sulle quali i tecnici di YouTube stanno lavorando. A tal proposito ricordiamo ad esempio le ambizioni di YouTube a diventare una sorta di “pay-per-view” basata sul web (ved. questo nostro articolo). Chissà che gli accordi commerciali sui quali la società sta lavorando non abbiano a che fare proprio con questa novità.