Il progetto Asahi Linux non ha certo bisogno di presentazioni: è un progetto open source dedicato a portare il kernel Linux sui dispositivi con architettura ARM, in particolare Apple Silicon.
Sappiamo bene quanto Apple sia scrupolosa nel mantenere segreto il codice alla base dei suoi sistemi operativi, macOS compreso. Pensare di poter eseguire sui nuovi sistemi Mac basati su SoC di derivazione ARM un sistema operativo ottimizzato per sfruttarne tutte le potenzialità, sembrava inizialmente una chimera. Eppure gli sviluppatori di Asahi Linux non solo hanno messo a segno l’impresa ma di recente hanno svelato il primo driver compatibile con le GPU Apple Silicon, frutto di un’intensa e approfondita attività di reverse engineering.
YouTube limita la qualità dei video riprodotti su Firefox con i sistemi Asahi Linux
Uno degli sviluppatori responsabili del progetto Asahi Linux, Hector Martin, racconta di aver scoperto una curiosa limitazione apparentemente imposta dai tecnici di YouTube che limita severamente la qualità dello streaming.
Effettuando una serie di test e controprove, Martin ha appurato che YouTube utilizza per impostazione predefinita una risoluzione pari a 1080p per i dispositivi x86-64 mentre per quelli ARM è incredibilmente limitata ad appena 240p. Lo sviluppatore ipotizza che la restrizione sia riconducibile a un pregiudizio, ormai anacronistico, legato ai SoC ARM che non tiene in minima considerazione la potenza grezza che questi dispositivi sono capaci di esprimere oggi.
Utilizzando il browser Firefox sulla piattaforma Asahi Linux, quindi su un modernissimo sistema Apple Mac basato su SoC ARM ingegnerizzato dalla società di Tim Cook, YouTube ritiene erroneamente che si tratti di una smart TV basata su aarch64 (set di istruzioni a 64 bit utilizzato nei processori ARMv8-A) quindi abbassa la risoluzione e la qualità dello streaming multimediale sulla base di questa (scorretta) valutazione.
Semplicemente modificando lo user agent di Firefox a aarch64 a x86_64, “magicamente” YouTube adegua in maniera migliorativa la qualità del flusso video permettendo di arrivare fino allo streaming 4K.
Come “prova del nove”, Martin ha anche installato Chromium sullo stesso hardware basato su Asahi Linux notando che il browser web, pur lavorando su un sistema aarch64, “si finge in esecuzione su piattaforma x86-64” potendo così godere della riproduzione video a 1080p di default, aumentabile fino alla risoluzione 4K.
Dopo aver confermato le sue osservazioni, Martin ha segnalato la situazione a Mozilla e ha inserito del codice aggiuntivo in Asahi Linux per aggirare la limitazione imposta da YouTube.