La diffusione di contenuti generati con l’Intelligenza Artificiale che appaiono realistici è un fenomeno diffuso, che sta creando grande dibattito online.
Fenomeni come i deepfake, possono creare filmati divertenti ma, allo stesso tempo, anche essere abusati per diffamare o per creare truffe. Proprio per questo motivo YouTube sta introducendo un nuovo requisito a cui devono sottostare i content creator. Di fatto, quanto viene creato un video realistico tramite IA, questo dovrà essere dotato di un avviso che ne specifica la natura alterata.
Questa mossa è solo l’ultima dei big tecnologici, con Google che, già a novembre, ha attuato una politica restrittiva su quelli che definisce come “contenuti IA fuorvianti“. Nel caso specifico di YouTube, però, esistono diverse potenziali sfumature con cui fare i conti. Va infatti chiarito cosa si intende per “video realistico”.
Contenuti realistici generati con IA: il sistema di controllo adottato da Google
La definizione di Google, in tal senso, fa riferimento a filmati che uno spettatore potrebbe facilmente confondere con una persona, luogo o evento che siano reali.
Dall’etichettatura, dunque, esulano quelli che l’azienda definisce come video esplicitamente irrealistici o che includono effetti speciali che ne rivelano la natura fittizia. Anche in questo caso, però, vi è da chiedersi cosa può considerarsi irrealistico o inverosimile? Molto dipende dall’utente che fruisce del contenuto.
In ogni caso, Google fornisce ulteriori indicazioni a riguardo, attraverso un apposito questionario fornito agli utenti in fase di caricamento di un video. Questo si basa principalmente su tre aspetti, affrontati con diverse domande: sembianze di persone realistiche, alterazioni di eventi o luoghi reali, generazione di scene realistiche. In base alla risposta delle domande, sarà possibile capire se il filmato necessita dell’etichetta o meno.
Le etichette saranno attive su YouTube a partire dalle prossime settimane e, a quanto pare, Google è anche a lavoro su uno strumento specifico per la segnalazione e la richiesta di cancellazione di contenuti che non riportano la corretta etichettatura.