Non c’è ancora la certezza matematica ma stando a quanto emerso tutto sembra indicare che Apple commercializzerà il suo primo visore per realtà mista il prossimo anno.
In un altro articolo abbiamo visto le principali differenze tra realtà aumentata, virtuale e mista: nel caso della realtà mista, una volta indossato l’apposito visore, diventa possibile interagire con gli elementi virtuali inseriti nell’ambiente reale. Nel nuovo ambiente gli oggetti fisici e digitali coesistono, si completano e possono anche rispondere a reciproche sollecitazioni.
Secondo quanto trapelato, xrOS è il nome del sistema operativo che verrà utilizzato nei visori per la realtà mista della Mela. La denominazione deriva da “XR” che sta per eXtended Reality, un termine che viene utilizzato per descrivere visori in grado di gestire sia la realtà virtuale che la realtà aumentata. Nel primo caso l’utente viene completamente “trasferito” in un ambiente virtuale generato in digitale; nel secondo si ha la sovrapposizione di dati e immagini all’ambiente reale in cui si trova fisicamente l’utente.
La creazione di un sistema operativo per la realtà mista fa ipotizzare il lancio di uno store Apple dedicato a tutti gli utenti in cerca di app. Sarà verosimilmente proposta anche una versione di FaceTime che potrebbe diventare una sorta di alternativa al concetto di metaverso.
L’azienda guidata da Tim Cook ha storicamente puntato sui prodotti anche se negli ultimi tempi il suo “catalogo” si è arricchito di un crescente numero di servizi. In questo senso, quindi, Apple potrebbe proporre reinterpretazioni del metaverso per coinvolgere da subito gli utenti del suo ecosistema.
Apple ha dotato i suoi iPhone e iPad della tecnologia LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser: è infatti utilizzata in alcuni progetti di veicoli a guida autonoma. Il sensore LiDAR sarà quindi presente anche nel primo visore per la realtà mista Apple consentendo la scansione 3D degli ambienti e l’inserimento di oggetti virtuali.
Che Apple abbia registrato il marchio xrOS è certo mentre non è scontato, tuttavia, che il sistema operativo per i visori a realtà mista possa alla fine chiamarsi davvero così. Si era infatti parlato di realityOS, un nome maggiormente autoesplicativo che di primo acchito sembrava avere un buon appeal commerciale.