Manca meno di una settimana all’inizio della WWDC23, la conferenza Apple dedicata agli sviluppatori e durante la quale spesso vengono presentati non solo nuovi software, ma anche inediti hardware. A tal proposito, se gli update di iOS e macOS (ma anche tvOS e watchOS) sono scontati e certi, lo stesso non si può dire del visore AR/VR e di xrOS, il suo sistema operativo.
Con il passare dei giorni emergono nuovi dettagli sulla piattaforma che sarà alla base dell’hardware sulla realtà mista. Alcune informazioni provengono da fonti decisamente attendibili, ed è dunque possibile fare il punto su xrOS prima del suo annuncio ufficiale.
xrOS: cosa sappiamo sul software del visore AR/VR di Apple
Il nome
Di ufficiale ovviamente non c’è nulla, ma fonti interne all’azienda di Cupertino hanno confermato che il nome del sistema operativo sarà proprio xrOS. In ordine cronologico, l’ultima prova è recentissima. Poche ore fa lo sviluppatore Steve Troughton-Smith ha aggirato con successo App Store Connect. La piattaforma, infatti, dopo aver rifiutato una sua applicazione (non che Smith si aspettasse un risultato diverso) ha inviato un messaggio d’errore al developer in cui viene citato proprio “xrOS”.
Per chi se lo stesse chiedendo, “xr” starebbe per “extended reality”, un chiaro riferimento al supporto della realtà sia aumentata che virtuale. Stando a Mark Gurman, nota e affidabile firma di Bloomberg, il visore potrà essere utilizzato per il gaming, per guardare contenuti in streaming, per il fitness e anche per interfacciarsi con altre persone.
L’interfaccia utente di xrOS
Ci si muove sempre nel campo delle indiscrezioni, ma secondo voci di corridoio, xrOS dovrebbe avere un’interfaccia utente simile a quella di iOS, così da essere facilmente riconoscibile da chi utilizza già iPhone e/o iPad.
Aspettiamoci dunque una Home Screen con applicazioni e widget da visualizzare su due display 4K con tecnologia micro OLED. L’esperienza di visione sarà immersiva, ricca e realistica.
Le applicazioni
Alla base di xrOS ci saranno versioni adattate di applicazioni stock come Safari, Foto, Messaggi, Mappe, Apple TV+ e così via. Gli utenti, sempre secondo i rumor, potranno utilizzare più applicazioni in contemporanea, comprese quelle appositamente realizzate per il primo visore in realtà mista di Apple. Anche di terze parti, s’intende.
L’azienda di Cupertino sarebbe anche pronta a trasformare servizi e app in esperienze visive coinvolgenti. Ad esempio, sarà possibile guardare video come se lo stessimo visualizzando su uno schermo decisamente più grande, oppure partecipare a sessioni di meditazione con contenuti pensati ad-hoc, come voci fuori campo e immagini coinvolgenti.
Upgrade mirati per xrOS li dovrebbero ricevere servizi come Apple Fitness+ e Apple TV+. Per la piattaforma di streaming ci si aspetta esperienze sportive immersive, anche perché proprio su Apple TV+ (anche in Italia) è possibile seguire i campionati di MLB e MLS. Sarà come essere allo stadio?
Si dice inoltre che il colosso californiano abbia realizzato un’app Libri per la lettura nella realtà virtuale e anche un’app Fotocamera per acquisire immagini e video direttamente dal visore.
Gaming e non solo
Per convincere le persone ad acquistare il visore, la proposta di Apple deve essere ricca. Gli sviluppatori di terze parti avranno dunque un ruolo (quasi) primario, perché solo grazie a loro il pacchetto di applicazioni (produttività, gaming, intrattenimento, svago) potrà prosperare.
A tal proposito, si dice che Apple abbia realizzato un set di strumenti per consentire a tutti di creare esperienze AR/VR, giochi compresi. Sì, anche a coloro che non sono sviluppatori. Gli utenti potranno dunque creare e pubblicare applicazioni in realtà aumentata utilizzando Siri come assistente. Proprio come se fossero in Minecraft o Roblox.
Quando sarà disponibile xrOS?
La presentazione di xrOS è attesa per il keynote della WWDC23 (5 giugno 2023), per il rilascio al pubblico ci sarà invece da attendere di più. Non c’è una finestra di lancio certa per il visore AR/VR, ma secondo gli esperti, se ne parlerà tra ottobre e dicembre di quest’anno.
Immagine di copertina ©MacRumors