In occasione del Mobile World Congress (MWC) di Barcellona, oltre alla nuova linea di smartphone top di gamma Xiaomi 13, la società cinese ha voluto sorprendere il pubblico con i suoi nuovi visori per la realtà aumentata.
Pur trattandosi ancora di un prototipo, gli Xiaomi Wireless AR Smart Glass Discovery Edition sono comunque una gradita sorpresa perché offrono un’istantanea molto precisa del lavoro che stanno svolgendo gli ingegneri e i tecnici dell’azienda. Occhiali come quelli svelati al MWC 2023 suggeriscono infatti che cosa è lecito aspettarsi nel medio termine.
La prima novità di rilievo si trova già nel nome del dispositivo: siamo dinanzi a un visore wireless che non necessita più del collegamento diretto con un PC e che può invece essere collegato con i dispositivi mobili compatibili Snapdragon Spaces. Il visore Xiaomi Wireless AR Smart si appoggia infatti alla tecnologia Snapdragon XR2 Gen 1 di Qualcomm assicurando una latenza wireless di soli 3 millisecondi.
Punto di forza indiscutibile è poi lo schermo: Xiaomi spiega di aver utilizzato un pannello di livello “Retina” che massimizza la densità in ppi o punti per pollice. Sono stati montati due pannelli separati micro OLED che permettono una luminosità fino a 1.200 nit. La tecnologia elettrocromica che consente di regolare dinamicamente il livello di trasparenza al fine di fornire una maggiore visibilità quando si interagisce con elementi dello spazio circostante, non generati in digitale. Viceversa i due pannelli assicurano un’esperienza più isolata e maggiormente in linea con la realtà virtuale quando non si attivare qualche tipo di interfaccia con il mondo esterno. Un approccio certamente molto utile anche per le applicazioni legate al metaverso.
Risoluzione angolare: il traguardo dei 60 PPD. Cosa significa
Un aspetto chiave per fornire un’esperienza di realtà aumentata di primo livello è offrire un visore che renda praticamente indistinguibili gli elementi reali da quelli generati in digitale. Per raggiungere questo ambizioso traguardo è necessario utilizzare una risoluzione angolare di 60 pixel per grado (PPD, pixels per degree).
La risoluzione angolare è una misura importante perché indica quanto precisa risulta essere l’immagine in relazione alla percezione umana. L’occhio umano ha una risoluzione angolare di circa un minuto d’arco, che corrisponde a circa 60 pixel per grado: un dispositivo con una risoluzione inferiore a 60 pixel per grado potrebbe non essere in grado di catturare tutti i dettagli che l’occhio umano potrebbe vedere.
Se un dispositivo di immagine ha una risoluzione angolare di 1 pixel per grado, significa che ogni grado del campo visivo corrisponde a un singolo pixel dell’immagine.
Finora non esistono sul mercato dispositivi capaci di superare il traguardo dei 60 pixel per grado. Secondo Xiaomi, però, i suoi Wireless AR Smart Glass si avvicinano molto, con una risoluzione angolare di 58 pixel per grado.
In termini di design Xiaomi ha optato per materiali leggeri e resistenti, realizzando una struttura in lega di magnesio e litio che si completa con alcune parti in fibra di carbonio. Grazie a queste scelte, nonostante le dimensioni generose, il visore pesa solo 126 grammi, compresa la batteria.
Xiaomi ha presentato anche un innovativo e futuristico sistema di controllo: le telecamere integrate sono in grado di identificare le falangi della mano dell’utente in modo che sia possibile usare i gesti per controllare le azioni del dispositivo, senza alcuna interazione di tipo touch.