Xiaomi si prepara allo sbarco sui mercati occidentali, Stati Uniti prima, Europa poi. Lo ha confermato uno dei manager di spicco della società cinese, Hugo Barra (nella foto), ex Google.
L’azienda, che già oggi è il terzo produttore al mondo di smartphone dopo Samsung ed Apple nonostante non si sia ancora affacciata né nel vecchio continente né oltreoceano (Xiaomi ha venduto 35 milioni di device in sei mesi), sta preparando il terreno per proporsi alla clientela statunitense.
Barra ha spiegato che Xiaomi sta lavorando per stringere accordi con altre aziende e per registrare i suoi brevetti.
Negli Stati Uniti così come in Europa l’aspetto legato alla proprietà intellettuale riveste un’importanza a dir poco cruciale. Ecco perché i responsabili di Xiaomi stanno lavorando per proteggere le attività della società da qualunque possibile futura contestazione.
Xiaomi sta anche ottenendo i diritti per l’utilizzo di alcune tecnologie per i dispositivi mobili in tutto il mondo: l’obiettivo è quello di porsi in una posizione sufficiente forte e privilegiata non appena i vertici della società daranno il via libera per il debutto in Occidente.
A parte i brevetti legati ad aspetti tecnici e funzionalità integrate nei dispositivi mobili, non è affatto improbabile che Apple e Samsung possano contestare a Xiaomi aspetti legati al design dei prodotti.