Non importa quanto tu sia soddisfatto del tuo smartphone, o quanto lo abbia pagato: non sarà supportato in eterno dai produttori, bisogna farsene una ragione. A tal proposito, ci sono novità che riguardano i milioni di utenti che tra oggi tra le mani hanno uno smartphone Xiaomi, Redmi o POCO (sono tutti della stessa famiglia, ndr), perché è stata appena diffusa la lista degli hardware che, a partire da settembre, non riceveranno più aggiornamenti software e/o patch di sicurezza.
Nell’elenco riportato di seguito si sottolinea la differenza tra EOL (End of Life), che significa che uno smartphone non viene più venduto ma che potrebbe continuare a ricevere aggiornamenti, e EOS (End of Support). Questa seconda sigla rappresenta un boccone più difficile da buttare giù, perché si traduce nella fine del supporto del dispositivo, quindi stop agli aggiornamenti e anche all’assistenza del produttore.
Xiaomi
- Gli smartphone da Mi 1 a Mi 10 hanno raggiunto la fase EOL
- I dispositivi della gamma Mi Note e Mi MIX non sono più supportati dal produttore
- La serie Mi A non riceverà più aggiornamenti
- La serie Mi Pad ha raggiunto la fine del ciclo di aggiornamenti
Redmi
- Gli smartphone da Redmi 1 a Redmi 9 (comprese le versioni Prime e A) non riceveranno più aggiornamenti software
- La gamma Redmi Note è ora nella lista EOS
- La serie Redmi K, nota sopratutto per il rapporto qualità-prezzo, non riceverà più aggiornamenti
POCO
- POCO F1 e POCO F2 Pro si aggiungono alla lista degli smartphone di Xiaomi che non otterranno più aggiornamenti
- Termina il ciclo di aggiornamenti anche per gli smartphone della Serie X (come POCO X2 e POCO X3)
- Stop agli update anche per i budget phone della linea M
Cosa significa per gli utenti
Per tutti gli utenti che sono in possesso degli smartphone elencati sopra, non è necessario correre immediatamente ai ripari. I dispositivi, infatti, pur non ricevendo più aggiornamenti, continueranno a funzionare per diversi anni.
Tuttavia, in caso di mancato upgrade ad un modello più recente, bisognerà accettare compromessi, come l’impossibilità di utilizzare app incompatibili con versioni troppo datate del sistema operativo e la maggiore esposizione ai rischi, visto lo stop al rilascio di patch di sicurezza.