Xiaomi: nuova struttura completamente automatizzata senza manodopera umana

La nuova struttura di Xiaomi è completamente automatizzata e, grazie all'AI, può identificare e risolvere eventuali problemi. Produrrà 10 milioni di smartphone all'anno.

È forse questa una anticipazione di ciò che accadrà in futuro anche in altre realtà? È un segnale preoccupante? Il tempo risponderà a queste e altre domande, ma oggi non passa inosservata la novità annunciata da Xiaomi. Lei Jun, il CEO del colosso cinese, ha presentato un nuovo stabilimento dove tutto viene gestito dalle macchine. La manodopera umana non è necessaria.

Xiaomi: nella nuova struttura l’AI prende il posto della manodopera umana

La gigantesca struttura, chiamata Xiaomi Smart Factory, si trova nel distretto di Changping, nella periferia nord-orientale di Pechino, e rappresenta una sorta di upgrade dello stabilimento costruito nel 2019 e che produceva circa 1 milione di smartphone ogni anno. La nuova struttura ha ben altro potenziale: dotata di 11 linee di produzione, è totalmente automatizzata e produrrà 10 milioni di smartphone all’anno. Tra questi anche i nuovi pieghevoli, come il Mix Fold 4.

La Factory può funzionare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza personale, rivela Gizmochina, anche se nelle clip condivise si vede qualche dipendente intento a monitorare dei processi. La particolarità della struttura è che riduce drasticamente la necessità di manodopera umana grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, in grado di identificare e risolvere eventuali problemi che potrebbero presentarsi durante la produzione.

La piattaforma smart, chiamata Xiaomi Hyper IMP, può migliorare i flussi di processo, prendere decisioni ed eseguire comandi. Può addirittura occuparsi dell’approvvigionamento del materiale prima della consegna. Insomma, questa sembrerebbe una struttura in grado di migliorarsi da sola nel tempo.

I robot stanno sostituendo gli operai nelle fabbriche? Sì, ma ciò avviene ormai danni. Nel 2016, ad esempio, Foxconn ridusse la sua forza lavoro di 60.000 unità sostituendole con macchine attive ogni giorno e a tutte le ore. Nel caso di Xiaomi però l’automazione ha raggiunto nuovi livelli, visto che l’AI ha preso il posto di coloro che diagnosticano e risolvono i problemi e aiutano ad ottimizzare i processi.

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