Tante aziende stanno lavorando sullo sviluppo di sistemi di ricarica wireless che non richiedono neppure l’alloggiamento del dispositivo su un’apposita base.
Quando questa tecnologia arriverà nelle mani degli utenti finali sarà possibile utilizzare piccoli dispositivi negli ambienti in cui è installata l’attrezzatura per la ricarica senza più preoccuparsi della durata della batteria.
Qualche anno fa si pensò di realizzare qualcosa di simile con i TV di nuova generazione ma l’idea restò sulla carta. Apple, da parte sua, detiene diversi brevetti focalizzati su questo tipo di tecnologia per ricaricare “a distanza” Mac e altri dispositivi.
Il sistema di ricarica wireless Xiaomi Mi Air Charge è però il primo dalle fattezze vicine a quelle di un prodotto commerciale.
La società cinese ha mostrato in anteprima Mi Air Charge spiegando che il suo sistema permette di ricaricare contemporaneamente in modalità wireless più dispositivi senza più usare alcun cavo e liberandosi delle basi di ricarica.
Peccato che l’attrezzatura per la ricarica abbia ancora dimensioni importanti (circa mezzo metro) e che non riesca a fornire più di 5W ai dispositivi.
Inoltre, il dispositivo compatibile dovrà integrare 14 micro-antenne necessarie per catturare l’energia del segnale a onde millimetriche e usarla per la ricarica della batteria interna.
È ormai da ben oltre cento anni, da quando Nikola Tesla iniziò a studiare i possibili utilizzi della corrente alternata, che si guarda alla creazione di un sistema di alimentazione realmente senza fili. Quello di Xiaomi, seppure considerabile ancora come un prototipo, è certamente la prima generazione di una soluzione che in futuro può risultare davvero innovativa.