Xiaomi ha confermato le indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane e dopo l’apertura dei battenti di un negozio fisico in Grecia (Xiaomi apre i primi negozi fisici in Europa: Mi Store in Grecia e Spagna), la società cinese ha annunciato lo sbarco in Spagna.
Dopo l’insuccesso registrato qualche anno fa in Brasile e la presenza ormai affermata in India, Xiaomi prova il debutto in terra europea.
I clienti spagnoli potranno acquistare i dispositivi Xiaomi direttamente in negozio oppure online senza doversi rivolgere ai tanti store cinesi che pullulano in rete.
Il vantaggio è ovviamente una garanzia molto più stringente e condizioni di acquisto più favorevoli per il consumatore, dal punto di vista “burocratico”.
Sul piano dei prezzi, infatti, le politiche aggressive degli store online cinesi non saranno neppure lontanamente arrivabili.
Basti pensare a un terminale come il Mi A1, realizzato in collaborazione con Google ed equipaggiato con il sistema operativo Android One stock.
Si tratta di uno smartphone eccellente per rapporto qualità-prezzo che Xiaomi ha progettato espressamente per i mercati occidentali (per il fratello gemello Mi 5X non è disponibile una ROM global ufficiale): in Grecia Xiaomi lo vende direttamente a 299 euro mentre sugli store cinesi si può trovare anche a 170-180 euro. Una differenza abissale che trova giustificazione nelle tasse di importazione, nei costi di logistica, nelle spese gestionali e organizzative che un’azienda come Xiaomi si trova ad affrontare non appena messo piede fuori dall’Asia.
Gli smartphone Xiaomi acquistati in Europa disporranno di un software già interamente tradotto nella propria lingua (ROM Global; vedere Comprare Xiaomi: quale smartphone scegliere) e nella confezione sarà sempre incluso un adattatore certificato con spina europea.
Ancora non è dato sapere se Xiaomi abbia intenzione di aprire un negozio fisico anche in Italia.
Sulla carta, però, le premesse sono buone perché se nel vecchio continente la Spagna è la nazione ove Android vanta la più elevata percentuale in termini di dispositivi utilizzati (91,1%, fonte: Kantar WorldPanel), l’Italia si pone al secondo posto assoluto con l’83,5%.
Non è quindi affatto escluso che nei prossimi mesi Xiaomi possa presentarsi con un Ciao, Italia. Soprattutto nel caso in cui venisse registrata una calda accoglienza in Grecia e Spagna.