Secondo quanto riferiscono fonti informate sui fatti, Xerox starebbe per piazzare un’offerta di acquisto per accaparrarsi HP, azienda che ha un valore di mercato intorno ai 27 miliardi di dollari e che ha dimensioni tre volte superiori alla società che l’acquisterebbe. L’offerta di acquisizione sarebbe sia in denaro che, in parte, in azioni.
A motivare Xerox vi sarebbero sia la disponibilità a investire sull’accordo da parte di un importante gruppo bancario sia l’imminente recupero di circa 2,3 miliardi di dollari in seguito all’intesa che ha visto la cessione di azioni relative a una joint venture creata a suo tempo con Fujifilm.
Considerati i piani di ristrutturazione di HP, l’intesa viene vista come “probabile” da diversi analisti che vedono nell’unione delle due realtà il tentativo di risalire la china in un momento difficile, soprattutto oggi che il numero dei documenti stampati continua a scendere verticalmente.
Xerox, con sede a Norwalk (Connecticut), produce principalmente stampanti e fotocopiatrici di grandi dimensioni e la maggior parte dei suoi quasi 10 miliardi di dollari di fatturato annuo deriva dal noleggio e dalla manutenzione degli stessi prodotti in ambito aziendale.
HP, con sede a Palo Alto, in California, vende stampanti (anche destinate al mercato consumer, non solo dispositivi professionali) ed è anche uno dei maggiori produttori di PC al mondo. L’azienda ha registrato un fatturato di oltre 58 miliardi di dollari nell’anno fiscale conclusosi ad ottobre 2018 ed è ciò che rimane dopo la separazione da Hewlett Packard Enterprise (HPE), realtà che commercializza apparecchiature di archiviazione dati e servizi correlati a clienti aziendali.
L’investitore miliardario Carl Icahn possiede una partecipazione del 10,6% in Xerox. Nel 2015 Icahn ha iniziato a fare pressione affinché l’azienda “cambiasse registro” e due anni dopo si è lanciato in dichiarazioni al vetriolo affermando che Xerox avrebbe fatto la fine di Kodak se non avesse messo in pista cambiamenti radicali. Nel 2018, insieme a Darwin Deason, altro grande azionista, ha affondato il progetto di fusione di Xerox con Fujifilm, ha assunto il controllo del consiglio di amministrazione e ha sostituito il suo amministratore delegato.