Il segmento dell’AI è attualmente da pochi nomi, come OpenAI, Google e Microsoft, ma la verità è che è possibile utilizzare strumenti basati sull’intelligenza artificiale anche su piattaforme non legate alle tre aziende appena citate. Un esempio è X, il social di proprietà di Elon Musk. Quello che ancora oggi in tanti chiamano Twitter mette infatti Grok a disposizione degli utenti premium (quindi con un abbonamento), un tool che è stato appena aggiornato con una interessante novità.
Cos’è e come funziona Stories on X, la nuova feature AI del social di Musk
L’update riguarda la funzione Stories on X ed è stato annunciato in via ufficiale dall’account X Engineering con tanto di immagini al seguito che rendono meglio l’idea. Questa feature, a cui è possibile accedere tramite il tab Esplora, è in grado di generare degli articoli sugli argomenti di maggior tendenza basandosi sui post pubblicati su quella che una volta veniva chiamata la “piattaforma dei cinguettii”. L’esempio riportato riguarda un brano musicale di Kendrick Lamar che ha spopolato su Spotify, ma l’AI di X può occuparsi di praticamente qualsiasi argomento.
👀 Now available: Stories on X, powered by Grok AI 👀
See what the world is talking about with Stories on X, curated by @grok. now available for Premium subscribers in the Explore tab!
web & iOS only for now– let us know your feedback pic.twitter.com/Iv6zk9WugU
— Engineering (@XEng) May 3, 2024
A fine “articolo”, come mostrato nello screenshot, c’è un importante avviso: «Questa storia è un riepilogo dei post su X e potrebbe cambiare nel corso del tempo. Grok può commettere errori, verifica quanto generato». Insomma, al pari di Gemini, Copilot e ChatGPT, Grok non è esente da errori che potrebbero creare disinformazione.
Il disclaimer non è sfuggito a Alex Kantrowitz di Big Technology, che ha chiesto qualche dettaglio in più a Elon Musk. L’imprenditore dietro altre importanti realtà come Tesla e SpaceX ha spiegato che il riassunto delle notizie viene aggiornato man mano che diventano disponibili nuove informazioni su un argomento perché l’obiettivo è quello di “fornire informazioni quanto più accurate e tempestive, citando le fonti più significative“. Tale precisazione ha un certo peso, perché significa che quello di Stories on X non è un calderone dove finisce di tutto senza alcun filtro.
Al momento questa nuova funzione è disponibile solo per gli abbonati e solo su iOS e browser web. Non è chiaro quando debutterà anche su Android e se, in futuro, verrà resa disponibile anche per gli utenti che non hanno alcun abbonamento.