La conferenza d’apertura della WWDC24 non ha tradito le aspettative. Apple ha presentato gli aggiornamenti dei suoi sistemi operativi, come iOS 18 e macOS Sequoia, e ha svelato il sistema di funzioni di intelligenza artificiale Apple Intelligence. Tanti nuovi strumenti a disposizione degli utenti, ma la vera rivoluzione riguarda Siri.
iOS 18
Craig Federighi, tra i protagonisti della simpatica clip di apertura, ha presentato l’aggiornamento più atteso della WWDC24, iOS 18.
Il major update porta con sé una sorta di rivoluzione, perché consente di personalizzare la schermata Home cambiando la posizione delle app senza dover obbligatoriamente tenere conto degli spazi vuoti e il colore delle icone (liberamente o in base al colore dominante dello sfondo).
Cambia anche il Centro di Controllo, ora con più “pagine”, come quella riguardante un brano in riproduzione o quella con i comandi per la gestione rapida dei dispositivi smart installati in casa. E queste novità non riguardano solo le app di sistema, ma anche quelle di terze parti. I singoli pulsanti, poi, possono essere anche ridimensionati e raggruppati a proprio piacimento. Inoltre, per la prima volta, gli utenti possono modificare i controlli nella parte inferiore della schermata di blocco.
Un rinnovamento totale ha travolto l’app di sistema Foto. Completamente riprogettata, ora presenta un’unica vista semplificata che riunisce la griglia e le nuove raccolte per sfogliare foto e video per tema.
Ci sono novità anche per Messaggi (che permette di “animare” qualsiasi parola” e di inviare messaggi via satellite in caso di emergenza) e Safari (gli Highlights evidenziano le informazioni chiave di una pagina web). Come già anticipato dai più recenti rumor, con iOS 18 arriva anche un nuova app di sistema per la gestione delle password ed è possibile bloccare le app per renderle utilizzabili solo dopo averle sbloccare con il Face ID, il Touch ID o il codice.
L’aggiornamento è compatibile con iPhone Xs e modelli successivi e sarà disponibile a partire da settembre/ottobre.
macOS Sequoia
La novità di maggior spicco di macOS Sequoia è probabilmente iPhone Mirroring, che consente di utilizzare il proprio iPhone sul Mac senza alcun tipo di compromesso. Per interagire con lo smartphone si possono utilizzare il trackpad (o il mouse) del Mac e la tastiera, ed è possibile trascinare file da un dispositivo all’altro in modo incredibilmente fluido, come mostrato da Federighi durante il keynote della WWDC24.
Arriva anche una novità fortemente richiesta dagli utenti. In pratica, quando si trascina una finestra verso il bordo dello schermo, il sistema operativo suggerisce automaticamente un riquadro per il ridimensionamento. In questo modo si riesce a guadagnare più spazio di lavoro e, allo stesso tempo, a mantenere tutto in ordine sul desktop.
Apple ha presentato anche un nuovo tool da utilizzare durante le videoconferenze per controllare in anteprima quello chi si muove mostrare prima di condividerlo. Ma c’è anche la possibilità di usare sfondi predefiniti o foto personali per dare un tocco in più alle videocall (e nascondere il disordine sullo sfondo).
Ci sono poi l’app Password e le migliorie di Safari sopracitate, e il Game Porting Toolkit 2, che semplifica il porting di giochi avanzati per Mac, iPhone e iPad.
Nel suo comunicato stampa, Apple spiega che “la release sarà disponibile in autunno come aggiornamento software gratuito” ma non ha fornito un elenco dei Mac compatibili. Che siano gli stessi su cui oggi è possibile installare Sonoma?
iPadOS 18
Mettendo da parte le già citate nuove possibilità di personalizzazione della Home e della Schermata di Blocco e la riprogettazione di Foto, la più grande novità che porta con sé iPadOS 18 è… l’app Calcolatrice!
Dopo anni, Apple ha finalmente esaudito il desiderio dei suoi utenti regalando ai suoi tablet un’app così utile. Questa è stata “cucinata” a dovere e consente infatti l’utilizzo della funzione Math Notes: l’utente può scrivere espressioni matematiche e vederle risolte all’istante, ma può anche creare un grafico con un semplice tap in base all’equazione scritta a mano.
Le Math Notes, poi, sono disponibili anche all’interno dell’app Note, che può contare anche sull’inedita funzione Smart Script: questa rende più leggibile e definito il testo scritto con una Apple Pencil, mantenendo però la grafia personale dell’utente.
iPadOS 18 è compatibile con iPad Pro (M4), iPad Pro 12,9″ (terza generazione e modelli successivi), iPad Pro 11″ (prima generazione e modelli successivi), iPad Air (M2), iPad Air (terza generazione e modelli successivi), iPad (settima generazione e modelli successivi), e iPad mini (quinta generazione e modelli successivi).
watchOS 11
Il major update per Apple Watch Series 6 e modelli successivi introduce l’app Vitals, che consente allo smartwatch di misurare importanti parametri durante il sonno come frequenza cardiaca, temperatura del polso e livello di ossigeno nel sangue. Per le donne in gravidanza, poi, è possibile utilizzare l’app Monitoraggio Ciclo controllare l’età gestazionale e registrare i sintomi riscontrati con maggiore frequenza.
L’azienda di Cupertino ha poi annunciato nuove possibilità di personalizzazione dei carichi d’allenamento, degli anelli Attività e dei riquadri consultabili attraverso l’app Fitness.
Apple Intelligence
La One More Thing della WWDC24 è Apple Intelligence, ovvero l’insieme di funzionalità di intelligenza artificiale che consentono di utilizzare iPhone, iPad e Mac in un modo ancora più personale, versatile, dinamico e produttivo.
Queste funzioni, spiega l’azienda di Cupertino, rappresentano un “sistema di intelligenza personale” che si adatta al contesto specifico dell’utente per offrire la migliore esperienza possibile. La suite utilizza i più potenti chip dell’azienda (A17 Pro e tutti quelli della gamma M) per eseguire operazioni on-device o sfruttando il cloud. A tal proposito, il colosso di Cupertino ha spiegato tutte le operazioni vengono eseguite proteggendo la privacy degli utenti.
Il nostro approccio unico unisce l’AI generativa al contesto specifico di ogni utente per offrire un’intelligenza realmente utile. E l’accesso alle informazioni avviene in modo totalmente privato e sicuro, per aiutare le persone a fare le cose che stanno loro più a cuore. Questa è AI come solo Apple può offrirla, e non vediamo l’ora che gli utenti scoprano cosa è in grado di fare
– Tim Cook, CEO Apple
Grazie ad Apple Intelligence è possibile creare immagini di zero da inviare nei messaggi o da aggiungere ad una nota (Image Playground), scrivere un contenuto testuale in base alla necessità, riscrivere un testo già scritto per adattarlo al contesto, effettuare un controllo grammaticale e sintetizzare un passaggio di testo.
Ma ci sono anche novità per l’app Mail (una sintesi del contenuto senza nemmeno aprire l’email) e le notifiche nella Schermata di Blocco (Priority Notifications porta in cima alla raccolta quelle più importanti). Utile anche la funzione Genmoji, che – come suggerisce il nome – permette la creazione di emoji sempre nuove mescolando più elementi, anche foto reali di amici e familiari.
Molto interessante è lo strumento Clean Up dell’ Foto. Questa è una sorta di gomma magica che rimuove gli oggetti indesiderati dallo sfondo senza però alterare il soggetto.
Il più grande aggiornamento in chiave AI riguarda però Siri. L’assistente virtuale ora è in grado di interagire in modo più personale, naturale e contestualmente pertinente. Riesce a comprendere la richiesta dell’utente anche quando la frase viene formulata con un errore e una conseguente autocorrezione dell’utente e a ricordare il contesto tra una richiesta e l’altra.
Ma può anche fornire utili consigli su come sfruttare al meglio le funzioni del dispositivo in uso, analizzare gli elementi sul display per risposte ancora più pertinenti, e – soprattutto – interagire in modo realmente utile sia con le app Apple che con quelle di terze parti.
Infine, come già anticipato da numerosi rumor, Apple ha confermato ufficialmente la partnership con OpenAI. Grazie a questo accordo, gli utenti possono affidarsi anche a ChatGPT-4o quando necessario. In tal caso, prima di inviare foto, domande o documenti a ChatGPT, Siri chiede l’autorizzazione.
ChatGPT sarà disponibile unicamente su iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia nel corso del 2024. La suite Apple Intelligence, si legge nel comunicato stampa, è completamente gratuita e sarà disponibile in versione beta su iPhone 15 Pro, iPhone 15 Pro Max, e iPad e Mac con M1 e modelli successivi in autunno e solo in inglese americano (US). Per il supporto di altre lingue bisognerà attendere.