All’apertura dell’evento WWDC 2018, i responsabili di Apple hanno presentato iOS 12, l’ultima versione del sistema operativo per i dispositivi mobili della Mela.
Craig Federighi ha promesso il 40% di velocità in più durante l’apertura delle applicazioni oltre a una serie di migliorie legate alle performance (la fotocamera, se richiamata dalla schermata di blocco, si avvia il 70% più rapidamente).
I portavoce di Apple hanno poi parlato del supporto del nuovo formato USDZ, utilizzabile per la gestione degli oggetti per la realtà aumentata anche con programmi come Creative Cloud.
USDZ, realizzato in collaborazione con Adobe e Pixar, consentirà di generare dinanzi all’utente qualunque oggetto usando dimensioni realistiche.
Il nuovo ARKit2 offre nuove possibilità ed è stato nettamente migliorato rispetto alla prima versione: lo strumento che consente di mescolare oggetti 3D virtuali con l’ambiente reale circostante supporta adesso esperienze di gioco multiplayer, il rendering ancora più realistico, il riconoscimento degli oggetti, del volto nonché il tracciamento di punti di riferimento.
Per dimostrare le potenzialità di ARKit2, Federighi ha misurato le dimensioni di una valigia (operazione utile in vista, ad esempio, di un viaggio in aereo) semplicemente facendo scorrere il dito sul display dello smartphone.
Le nuove Scorciatoie, mutuate da macOS, diventano adesso fruibili anche da iOS per velocizzare attività e ricordarsi le cose da fare. Siri è capace di interfacciarsi con le scorciatoie e adesso è più abile nel riconoscere i comandi vocali impartiti dagli utenti.
Apple ha poi aggiunto Screen Time, una funzionalità che indica i tempi di utilizzo di ciascuna applicazione; ha migliorato il sistema di gestione delle notifiche (scongiurando la comparsa di elenchi senza fine…); ha ulteriormente ottimizzato FaceTime che adesso consente chiamate di gruppo a cui possono partecipare fino a 32 persone; ha riprogettato la funzionalità Non disturbare che adesso può essere automaticamente attivata in certi orari o sulla base della proprio posizione geografica.
Infine, Apple iBooks diventa semplicemente Books; CarPlay può essere adesso integrato con le applicazioni di terze parti che fungono da navigatori satellitari; l’app Foto guadagna la nuova sezione “Per te” che raccoglie automaticamente le foto-ricordo da condividere con altre persone.
iOS 12 sarà reso disponibile per tutti i prodotti che lo scorso anno hanno ricevuto la precedente versione del sistema operativo. I vertici di Apple hanno voluto rimarcare come iOS 11 sia stato installato dall’81% degli utenti mentre Android Oreo solo dal 6%.
Si tratta di un punto sul quale Apple ha da sempre insistito: l’ecosistema della Mela non è frammentato e la stragrande maggioranza degli utenti usa sempre l’ultima versione di iOS o al massimo quella precedente. È ovvio che nel caso di Apple l’azienda progetta, produce e vende direttamente i suoi dispositivi: detiene quindi sempre il massimo controllo sui sistemi operativi installati. Nel caso di Google, invece, i dispositivi Android sono prodotti e commercializzati da un’infinità di soggetti diversi.
La soluzione di Google per porre fine al problema della frammentazione di Android si chiama Project Treble: Google imporrà ai produttori di distribuire gli aggiornamenti di Android con regolarità.