Si chiama WSL, Windows Subsystem for Linux o Sottosistema Windows per Linux in italiano, il componente software che Microsoft ha inserito in Windows 10 per poi confermarlo più recentemente anche in Windows 11.
WSL consente di eseguire Linux in Windows, anche con interfaccia grafica: Microsoft offre tante distribuzioni Linux che possono essere installate ed eseguite in ambiente Windows sfruttando una soluzione molto versatile e flessibili costruita sopra la virtualizzazione Hyper-V.
In un altro articolo abbiamo visto le differenze tra WSL e Hyper-V.
Per la prima volta dal 2019, quando fu presentato WSL 2, ad oggi Microsoft pubblica la prima versione definitiva del sottosistema Linux per Windows: distribuito attraverso il Microsoft Store così come su GitHub, WSL 2 da oggi non presenta più l’etichetta “preview” e viene garantito come un software stabile destinato a tutti gli utenti interessati.
Nell’articolo su come usare Linux in Windows, abbiamo visto che per installare WSL insieme con la distribuzione Linux di propria scelta (è possibile aggiungere più di una per poi avviarle comodamente dal menu Start di Windows 10 e 11) basta un semplice comando.
La macchina virtuale WSL 2 è inoltre perfettamente integrata con la rete e permette di utilizzare, senza limitazioni, tutti i comandi Linux. Questo non era possibile, ad esempio, con la storica vecchia versione di WSL: quella era un semplice layer di compatibilità che traduceva le chiamate inviate da Linux in chiamate di sistema gestibili a livello di kernel Windows. Un approccio del genere soffriva di diversi limiti, sia in termini di prestazioni che di compatibilità; inoltre, non è affatto entusiasmante dal punto di vista della sicurezza.
WSL 1.0, quindi, così come presentato da Microsoft, è la versione finale di WSL 2: ormai la prima release di WSL, quella costruita sul layer di compatibilità, non viene più presa in considerazione e verrà abbandonata.
Grazie a WSLg, WSL 2 consente di installare ed eseguire applicazioni Linux dotate di interfaccia grafica: la loro icona può essere addirittura aggiunta nel menu Start, nella barra delle applicazioni, sul desktop o in qualunque altra locazione di memoria.
WSL è cresciuto a piccoli passi ed è uno dei componenti principali con cui Microsoft intende fidelizzare gli sviluppatori dimostrando come Linux possa integrarsi senza problemi con Windows. WSL 2 è stata anche la base per la “costruzione” di WSA (Windows Subsystem for Android), il componente che in Windows 11 permette l’installazione e l’esecuzione “nativa” di app Android. Abbiamo parlato delle novità WSA in arrivo.
Da parte nostra riteniamo che WSL 2 sia stata una delle mosse più azzeccate di Microsoft da diversi anni a questa parte. Alcuni esperti hanno una visione diametralmente opposta ma la comodità di poter eseguire programmi Linux e script, effettuare test, creare ambienti di sviluppo e verifica, il tutto in finestra e senza abbandonare Windows è innegabile. Senza parlare della possibilità di scambiare file a livello di file system tra il sistema “host” Windows e le macchine Linux semplicemente premendo Windows+R
quindi digitando \\WSL$
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