La statunitense Automated Insights ha presentato un nuovo strumento battezzato Wordsmith. Si tratta di un’applicazione web che viene descritta come in grado di scrivere migliaia di articoli a partire da un insieme di informazioni fornite dall’utente.
Sono tante le aziende – non solo gli over-the-top – ad investire in progetti legati all’intelligenza artificiale. Wordsmith può essere considerato uno di questi anche se non è certo il primo servizio a proporre qualcosa di simile.
Gli autori di Wordsmith, però, sono certi che la loro creatura lavori meglio degli altri progetti via a via presentati in passato e che possa davvero automatizzare la generazione di testi redatti a partire da un set di dati già nella disponibilità dell’utente.
Wordsmith, almeno allo stato attuale, non sarebbe del tutto autonomo ma richiederebbe un intervento, anche piuttosto importante, da parte dell’utente. Più informazioni si invieranno a Wordsmith, più l’applicazione web sarà abile nell’elaborarle e nel generare un articolo sulla base dei criteri imposti.
Per il momento, quindi, la morte del giornalismo (quello vero, che si fa con impegno e passione, che verifica le fonti) appare ampiamente rimandata. Wordsmith non è ancora, infatti, uno strumento che possa attingere dalle ricerche effettuate su Google per generare testi “inediti” non considerabili come duplicati di altri.
I più curiosi che volessero provare Wordsmith, possono fare riferimento al sito ufficiale e richiedere l’accesso gratuito al servizio. Nei prossimi mesi l’applicazione web, stando a quanto riferitoci, dovrebbe diventare utilizzabile senza alcun genere di registrazione.
Wordsmith dovrebbe ben comportarsi con i report finanziari, analisi statistiche ed argomenti di taglio molto generalista. Starà poi al lettore riconoscere e premiare chi scrive articoli di qualità surclassando un robot.