Google ha recentemente presentato una tecnologia, chiamata FLoC (Federated Learning of Cohorts) che, sulla base dei siti web visitati dall’utente, inserisce automaticamente quest’ultimo in gruppi di soggetti che hanno le stesse preferenze e i medesimi interessi. Si tratta di un’alternativa all’utilizzo dei cookie di terza parte che viene supportata direttamente dal browser e che Google sta provando in queste settimane: FLoC è la risposta di Google al blocco dei cookie di terze parti: le critiche di EFF.
Dopo le eccezioni sollevate dalla EFF (Electronic Frontier Foundation) arriva oggi la bocciatura di WordPress che in un comunicato ufficiale spiega di ritenere FLoC una possibile minaccia per la privacy degli utenti.
Per questo motivo gli sviluppatori di WordPress aggiungeranno quattro righe di codice (peraltro pienamente supportate da Google e utilizzabili dai webmaster che volessero evitare di partecipare alla raccolta dei dati) per disattivare per default l’utilizzo di FLoC su tutti i siti web.
Si tratta di una presa di posizione importante perché ad oggi WordPress è la piattaforma sulla quale si basano il 41% di tutti i siti web pubblicati sul Web.
A meno di modifiche “dell’ultim’ora”, il codice che disattiva l’utilizzo di FLoC su WordPress sarà implementato a partire dalla release 5.8 del CMS che sarà distribuita pubblicamente a partire da luglio 2021. L’idea è addirittura quella di effettuare un “back porting” del codice ovvero estenderne l’implementazione anche alle versioni più vecchie di WordPress.
La preoccupazione di WordPress è che coloro che non sono a conoscenza di questa nuova tecnologia di tracciamento vedano i loro siti web automaticamente aggiunti all’insieme di realtà Web usate per creare i profili degli utenti. È nell’interesse di questi utenti che WordPress preferisce disabilitare automaticamente la tecnologia (molto probabilmente verrà fornita un’opzione nel pannello di amministrazione per attivare su richiesta il supporto a FLoC).