Torna a far parlare di sé il progetto Wine. Acronimo di Wine is not an emulator, si tratta di un’applicazione che offre un layer di compatibilità per i programmi Windows su piattaforma Linux. Nato addirittura nel 1993, Wine raggiunge oggi la versione 5.0, si arricchisce di nuove funzionalità (soprattutto per quanto concerne il supporto audio e migliore sul versante grafico) e integra circa 7.400 correzioni per altrettanti bug.
Le chiamate Windows poste in essere dalle applicazioni eseguite in Windows grazie a Wine sono automaticamente convertite in chiamate Linux in modo che i programmi sviluppati per il sistema operativo Microsoft possano correttamente interagire con l’hardware.
La maggior parte dei moduli utilizzati da Wine 5.0 sono stati convertiti nel formato PE anziché appoggiarsi a binari ELF. In questo modo, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori, i software che integrano routine “anti-copia” dovrebbero funzionare senza problemi anche in Linux senza mostrare avvisi e senza arrestarsi prematuramente.
La nuova major release di Wine supporta anche configurazioni multi-monitor, le librerie XAudio2, FAudio e Vulkan 1.1.
Wine 5.0 può essere scaricato gratuitamente da questa pagina nelle versioni per le varie distribuzioni Linux oltre che per Android e macOS.
Il software è compatibile anche con le piattaforme gaming come Steam e permette di installare in Linux alcuni tra i più famosi titoli disponibili per l’ambiente Windows.