“Tra sole 52 settimane il supporto per Windows XP terminerà“. È il promemoria di Gerardo Di Giacomo, Security Program Manager del Microsoft Security Response Center, appena pubblicato sul blog della società di Redmond. Tra esattamente un anno, nel mese di aprile 2014, Microsoft manderà definitivamente in pensione il sistema operativo Windows XP ponendo fine ad una vera e propria “era geologica”, iniziata l’ormai lontano 24 agosto 2001.
Fra un anno, quindi, Microsoft non rilascerà più alcun aggiornamento destinato agli utenti di Windows XP: ciò significa che il colosso guidato da Steve Ballmer non metterà più a disposizione alcuna patch di sicurezza. Come osserva Di Giacomo, il “lavoro sporco” degli autori di malware proseguirà, sfruttando la popolarità di cui, molto probabilmente, Windows XP continuerà a godere anche tra un anno.
Secondo le statistiche pubblicate da NetApplications, Windows XP vanterebbe ad oggi una vastissima fetta di mercato. A fine marzo 2013 il 38,73% dei utenti, a livello mondiale, utilizzerebbe ancora Windows XP mentre Windows 7 sarebbe in prima posizione con il 44,73%. Windows Vista è ulteriormente sceso al 4,99% mentre il nuovo arrivato, Windows 8, ancora non è riuscito ad andare oltre il 3,17%.
Gli utenti di Windows XP sarebbero insomma ancora restii ad aggiornare ma, a questo punto, il consiglio è quello di procedere prima possibile valutando le tante alternative che offre il mercato. Dall’aprile del prossimo anno, insomma, Windows XP sarà utilizzato “a rischio del singolo utente”. Non è improbabile che una minaccia sviluppata per danneggiare su larga scala gli utenti di Windows XP possa essere sviluppata dagli autori di malware: in queste situazioni i danni sarebbero ingenti proprio perché l’eventuale minaccia sfrutterebbe la mancanza di una patch ufficiale Microsoft.
Continuare, dopo l’aprile 2014, ad utilizzare un sistema Windows XP normalmente connesso alla rete Internet è quanto di più insicuro si possa fare, sia che l’impiego sia limitato all’ambito domestico, sia che se ne faccia uso professionale od aziendale.
Le alternative sono tante: è possibile passare a Windows 7, a Windows 8 oppure valutare l’adozione di una distribuzione Linux “leggera”.