McAfee ha acquistato un’intera pagina sul “Financial Times” di Lunedì per muovere le proprie critiche sulle modalità con cui Microsoft starebbe tentando di tagliar fuori le principali aziende di software antivirus e soluzioni per la sicurezza impedendo loro di accedere al kernel del nuovo sistema operativo Windows Vista.
La società di Santa Clara, California, fa quindi eco alle dichiarazioni rese da Symantec nei giorni scorsi facendo osservare come le modifiche introdotte in Windows Vista possano favorire il nuovo servizio Windows Live OneCare di Microsoft “azzoppando” quelli sviluppati da terze parti. Per il momento, tuttavia, non risulta sia stato presentato presso l’antitrust alcun esposto né in sede UE intrapresa alcun tipo di iniziativa.
Senza la possibilità di accedere ai componenti chiave del sistema operativo – sostengono McAfee e Symantec – diventa più difficile, per le realtà operanti nel settore della sicurezza informatica, offrire un elevato livello di protezione contro virus e malware in generale. George Samunek – CEO di McAfee – aggiunge, con una dichiarazione al vetriolo, che la società di Redmond non usa un approccio realistico al problema: “se si crede che impedendo l’accesso al kernel del sistema operativo alle aziende attive nel campo della sicurezza, si tenga fuori anche gli hacker allora si commette un errore. Questi ultimi lo hanno già fatto”.
Sophos, da parte sua, getta acqua sul fuoco considerando positiva l’iniziativa intrapresa da Microsoft: se si registerà, nel prossimo futuro, un incremento nella diffusione di malware facente leva sul kernel Vista, la software house richiederà a Redmond la possibilità di tornare ad accedere a tali componenti del sistema operativo.
La tecnologia “pietra dello scandalo” si chiama PatchGuard ed è stata introdotta da Microsoft in Windows Vista per impedire qualsiasi modifica ai componenti più importanti del sistema operativo. Secondo i responsabili del colosso fondato nel 1975 da Bill Gates e Paul Allen, si tratta di un’iniziativa importante per rendere il sistema operativo più solido e proteggerlo dall’azione di malware: da Microsoft si spiega che le tecnologie di patching – ossia quelle che, anche a scopi benigni, fanno leva sul kernel di Windows – sono sempre state deplorate da parte dell’azienda. Il sistema alla base del funzionamento di PatchGuard non può essere in grado di discernere metodologie di patching “buone” (usate, ad esempio, da software per la sicurezza) da quelle “cattive”, utilizzate da componenti malware.
Microsoft ha poi confermato la propria volontà di voler continuare a collaborare con tutti i propri partner.
Windows Vista: McAfee e Symantec criticano PatchGuard
McAfee ha acquistato un'intera pagina sul "Financial Times" di Lunedì per muovere le proprie critiche sulle modalità con cui Microsoft starebbe tentando di tagliar fuori le principali aziende di software antivirus e soluzioni per la sic...