Nei giorni scorsi abbiamo riportato la notizia di un problema legato ad un malfunzionamento del meccanismo di aggiornamento di Windows dopo l’effettuazione di un’operazione di “riparazione” del sistema operativo. Nel corso delle settimane precedenti, Scott Dunn, ricercatore e tecnico informatico, aveva informato gli utenti circa l’avvio, da parte di Microsoft, di una procedura di aggiornamento di alcuni file presenti sui sistemi Windows XP e Windows Vista anche nei casi in cui l’utente avesse espressamente disabilitato la funzionalità per l’aggiornamento automatico del sistema operativo. Effettuando una riparazione del sistema, dopo l’applicazione del recente aggiornamento, è stato rilevato come Windows Update non funzionasse più nel modo atteso “saltando” di fatto il prelievo e l’installazione di molteplici patch.
Lo stesso Dunn spiega oggi che per risolvere il problema è sufficiente registrare manualmente i file modificati dalla procedura di auto-aggiornamento ricorrendo al prompt dei comandi.
Nate Clinton, Microsoft Windows Update program manager, conferma la validità della soluzione sul suo blog illustrando, nel dettaglio, la procedura. Se, dopo aver operato una “riparazione” del sistema operativo, si dovessero rilevare malfunzionamenti nella procedura di aggiornamento di Windows, è necessario in primo luogo arrestare il servizio Windows Update (WUAUSERV) operando da riga di comando (net stop wuauserv
) oppure dalla finestra Strumenti di amministrazione, Servizi. A questo punto, dal prompt dei comandi, si dovrà registrare nuovamente la libreria aggiornata digitando regsvr32 %windir%system32wups2.dll
(sui sistemi x64: regsvr32 %windir%syswow64wups2.dll
). Ad operazione conclusa, si potrà riavviare il servizio Windows Update precedentemente fermato (net start wuauserv
).