Dopo la notizia della presentazione, il prossimo febbraio, di una prima versione del “Windows Store“, il negozio virtuale attraverso il quale gli utenti di Windows 8 potranno scaricare ed installare applicazioni gratuite ed a pagamento, stanno arrivando ulteriori indiscrezioni. Le applicazioni distribuite utilizzando una delle tante licenze riconosciute per la veicolazione del software libero, non dovranno sottostare ad alcune clausole dell'”App Developer Agreement” di Microsoft, consultabile a questo indirizzo. Il colosso di Redmond cerca così di evitare critiche ed eventuali polemiche.
All’inizio dell’anno Apple fu costretta ad eliminare dal suo “App Store” la versione per iOS del riproduttore multimediale VLC Media Player: lo sviluppatore dell’applicazione (quello per iOS era un “porting“, ossia un adattamento volto a consentire l’uso di VLC in un ambiente di esecuzione diverso da quelli originariamente previsti) contestò la pubblicazione del programma nel negozio online della Mela. La licenza d’uso dell’App Store di Apple cozzava con i termini della licenza GNU GPL utilizzata da VLC (ved. questo nostro articolo).
Microsoft sembra voler quindi agire d’anticipo evitando qualunque potenziale problema con gli sviluppatori di prodotti “aperti”, distribuiti con licenza libera.