Windows compie 25 anni. Era il 20 novembre 1985 quando Microsoft presentò la prima versione del sistema operativo che, indiscutibilmente, tra apprezzamenti e polemiche, ha registrato un vastissimo successo negli anni a venire. Windows ha inizialmente sfruttato l’interfaccia modulare battezzata, dal suo ideatore Chase Bishop, “Interface Manager“. La shell di Windows era, semplicemente, un’applicazione che poteva essere eseguita dal sistema operativo MS-DOS, come accadeva per tutti gli altri programmi dell’epoca. L’arrivo della prima versione di Windows fu “celebrato” solamente dalla stampa tecnica più specializzata e snobbato da parte di molti “addetti ai lavori” (l’opinione prevalente era quella che il progetto di Microsoft fosse una brutta copia dell’interfaccia utilizzata sui sistemi Macintosh).
Le basi del successo vennero poste con il lancio di Windows 3.0 e di Windows 3.1 perché proprio con queste due release si iniziò a parlare del concetto di multitasking, della possibilità di eseguire applicazioni DOS all’interno di finestre ridimensionabili, delle celeberrime fonti di carattere TrueType (TTF) e di una migliore gestione della memoria. Con Windows 3.0 gli utenti iniziarono a lavorare permanentemente dall’interfaccia grafica senza passare dalla riga di comando alla shell a seconda dell’applicazione impiegata.
Il 24 agosto 1995 fu una data storica per Microsoft: quel giorno, infatti, la società di Redmond rilasciò pubblicamente Windows 95, sistema operativo che – rispetto alle precedenti versioni di Windows – rappresentò una vera e propria pietra miliare. Innanzi tutto, l’interfaccia grafica non doveva essere più separatamente installata, dopo MS-DOS. L’interfaccia grafica subì numerose modifiche, alcune delle quali (si pensi alla barra delle applicazioni con il pulsante Start) sono state riproposte sino ai giorni d’oggi. Con Windows 95 si iniziò a parlare di “Plug-and-Play” ossia dell’abilità del sistema operativo di riconoscere e configurare automaticamente le varie periferiche hardware. La funzionalità era ancora in uno stato embrionale tanto che alcuni detrattori cominciarono a battezzarla ironicamente “Plug-and-Pray” ossia “connetti la periferica e prega che funzioni“. Le cause delle difficoltà sono da ricollegare alle architetture hardware in uso a quei tempi: la coesistenza tra l’hardware che sfruttava la nuova interfaccia PCI e quelle che poggiavano invece su ISA era infatti piuttosto problematica.
Ma è senza dubbio Windows XP il sistema operativo più amato di tutti i tempi. Ancora oggi XP è il sistema operativo più utilizzato al mondo con un market share pari al 58,9%. E’ così apprezzato perché ha saputo combinare la stabilità dei sistemi operativi Windows NT/2000, impiegati soprattutto in ambito business, con tutta una serie di funzionalità di particolare interesse per il consumatore. E con Windows 7 e Windows Phone 7 Microsoft guarda oggi al futuro. Il primo è stato senza dubbio accolto con favore (ha già abbondantemente superato la quota di mercato detenuta da Windows Vista) mentre le reazioni degli utenti dei dispositivi mobili, per quanto riguarda Windows Phone 7, è ancora tutta da verificare. Il segmento “mobile” è infatti un’area oggi molto affollata: sono tanti i “player” a misurarsi ed i nomi delle realtà in gioco sono altisonanti. Oltre a Microsoft basti ricordare Google (Android), Apple (iOS), Nokia e RIM.
Il video che vi proponiamo (pubblicato su YouTube), mostra una serie di screenshot delle varie versioni di Windows via a via rilasciate dal colosso di Redmond: da Windows 1.0 sino ad arrivare a Windows 7.