Microsoft ha apportato un sostanziale miglioramento a Windows Search di Windows 11, introducendo la cosiddetta indicizzazione semantica.
Tale funzione, disponibile solo per i computer con processore Snapdragon e supporto Copilot+, va oltre alla classica ricerca presente sul sistema operativo. Questa, di fatto, non si basa più sulle classiche keyword andando a comprendere in modo più approfondito il linguaggio utilizzato dall’utente.
Un esempio in tal senso? Se un utente cerca la parola pasta, la ricerca di Windows non si limiterà a individuare tale parola chiave, mostrando anche termini considerati connessi con essa, come lasagne, spaghetti o simili.
Tutto ciò dovrebbe rendere la ricerca nel complesso più veloce e intuitiva, fornendo vantaggi concreti soprattutto per utenti che hanno una quantità di file enorme sul proprio dispositivo.
Non solo indicizzazione semantica: ecco le altre novità per Windows 11
Oltre alle suddette limitazioni hardware, l’indicizzazione semantica ha un altro grosso limite. Questa è limitata ai file locali, non lavorando con piattaforme di archiviazione cloud come OneDrive.
Come sostenuto da Microsoft, questo aggiornamento è strettamente connesso alle capacità di Intelligenza Artificiale dei processori Snapdragon, il che significa che la maggior parte degli utenti di Windows 11 non potrà beneficiare di questi miglioramenti sui propri computer.
Va comunque detto che la compagnia non si è dimenticata di chi ha un processore AMD o Intel. L’aggiornamento ha portato infatti un miglioramento complessivo delle prestazioni e la correzione di alcuni errori. Tra di essi figura un bug per cui Windows confondeva alcuni HDD, considerandoli come SSD. Inoltre, Microsoft ha lavorato per rendere più stabile Esplora File e Gestione attività.
Negli ultimi mesi Windows 11 ha dovuto affrontare alcune disavventure, come un recente bug che ha causato non pochi problemi agli utenti, avviando un loop infinito di installazione degli aggiornamenti.