Trascorsi alcuni giorni dal lancio “americano” di Windows Phone 7, gli analisti tracciano i primi bilanci. Che, secondo l’opinione più comune, non sono positivi.
Secondo i primi resoconti, durante il giorno di lancio (l’8 novembre scorso) sarebbero stati venduti solamente 40.000 dispositivi. Soprattutto se paragonati al numero di pre-ordini che si registrò per l’iPhone 4 di Apple (circa 600.000) ed alla vendita giornaliera di 200.000 device basati su Android (almeno fu questo il dato fornito alla stampa agli inizi di agosto da parte del CEO di Google, Eric Schmidt).
Il debutto a stelle e strisce di Windows Phone 7 è stato così definito come un lancio “in sordina” da molti osservatori. Microsoft stessa, poi, ha dovuto commentare come gli approvvigionamenti del dispositivo siano ancora limitati e quindi, molto probabilmente, insufficienti a far fronte alla domanda dei clienti. L’azienda ha mandato in onda, nelle principali reti televisive, una massiccia campagna pubblicitaria che non è stato possibile ridimensionare nonostante si fosse a conoscenza delle disponibilità contenute da parte di negozi e catene di prodotti informatici.
Criticata anche la scelta della giornata per il lancio di Windows Phone 7: il lunedì non propriamente il giorno più adatto. Statisticamente, infatti, è il fine settimana ad essere più propizio per la presentazione di un nuovo prodotto.
C’è anche chi cerca di spiegare le ragioni del numero ristretto di dispositivi Windows Phone 7 in commercio negli States: Jack Gold, analista presso J.Gold Associates, ha fatto presente che la penuria potrebbe essere spiegata in seguito ad una carenza di display che ha interessato, negli ultimi mesi, anche i telefoni Android.