Era il 27 luglio 1993. In quella che resta negli annali dell’informatica come una data certamente importante, Microsoft lanciò uno dei sistemi operativi a più elevato carico di innovazione. Almeno per quegli anni. Si trattava di Windows NT, piattaforma che l’azienda aveva iniziato a sviluppare nel 1988 e che rompeva decisamente con il passato strizzando l’occhio a un pubblico prevalentemente professionale e aziendale.
Il precedente Windows 3.1, infatti, si presentava come una semplice interfaccia grafica per il sistema operativo MS-DOS. Non era quindi considerabile come un sistema operativo vero e proprio tanto che la descrizione più “gettonata” era appunto ambiente operativo.
Trent’anni fa, invece, presentando Windows NT 3.1 l’azienda guidata all’epoca da Bill Gates si apprestava a compiere il primo importante “grande salto”. Le differenze rispetto a quanto realizzato nel recente passato erano racchiuse nella sigla “NT”, che stava per “New Technology“.
Microsoft stessa, nell’articolo “Buon 30esimo compleanno Windows NT” appena pubblicato sul blog dell’azienda, festeggia quella che è considerata una vera e propria pietra miliare.
Qualche notizia sulla nascita di Windows NT 3.1 e sulla scelta di puntare su Intel x86
A guidare lo sviluppo di Windows NT 3.1, Gates in persona aveva messo Dave Cutler, personalità di spicco con una lunga esperienza in Digital Equipment Corporation (DEC).
Il piano iniziale era quello di lavorare con IBM su una versione del suo sistema operativo OS/2. Inoltre, l’architettura di riferimento per la CPU supportata dal nuovo sistema operativo era l’Intel i860, a sua volta costruita su design RISC.
Microsoft decise però di accantonare la partnership con IBM, grazie in parte al successo di Windows 3.0, lanciato nel 1990. Fu anche presa la decisione di far funzionare il sistema operativo con i chip Intel basati su architettura x86 standard. Una scelta che non è mai stata messa in discussione, neppure ai giorni nostri, cementificando l’accoppiata “Wintel” (Windows-Intel).
I requisiti di sistema per l’installazione di Windows NT 3.1 su macchine Intel x86 erano piuttosto elevati per il 1993. Il sistema necessitava di una CPU ad almeno 25 MHz di clock, 12 MB di memoria RAM, 75 MB di spazio su disco rigido e scheda grafica VGA. Il vero problema è che allora mancavano all’appello i programmi a 32 bit (vedere più avanti).
La serie “NT” è stata certamente fortunata: ancora oggi ci si chiede come i sistemi operativi Windows degli anni ’90 siano più veloci nell’avviare applicazioni rispetto alle macchine moderne.
Le novità introdotte con il lancio di Windows NT 3.1
Windows NT 3.1 introdusse una serie di importanti innovazioni che lo differenziarono rispetto ai precedenti sistemi operativi Microsoft. Innanzi tutto, Windows NT 3.1 utilizzava un’architettura a 32 bit che rappresentò un significativo avanzamento tecnologico con diversi vantaggi per l’elaborazione dei dati e la gestione della memoria.
Nell’articolo dedicato alla corsa 8, 16, 32, 64 bit abbiamo visto cosa significa poter utilizzare sistemi operativi e architetture più recenti e aggiornate. In breve, il passaggio ai 32 bit significò la possibilità per utenti e applicazioni di beneficiare di un più ampio spazio di indirizzamento per la memoria. Un sistema a 16 bit può indirizzare fino a 64 KB di memoria, mentre un sistema a 32 bit può indirizzare fino a 4 GB di memoria.
Con un’architettura a 32 bit, il processore può elaborare una quantità maggiore di dati in un solo ciclo di clock rispetto a quanto avviene su un sistema a 16 bit. Questo permette di eseguire operazioni più complesse e di elaborare grandi quantità di dati in modo più efficiente.
Il supporto per le istruzioni a 32 bit consente di trattare numeri più grandi e svolgere operazioni matematiche più complesse rispetto al passato. Da qui la possibilità di effettuare elaborazioni più impegnative e supportare applicazioni più avanzate con evidenti benefici anche sul versante dello sviluppo software.
Sistema multipiattaforma, protezione della memoria, supporto per TCP/IP e file system NTFS
Windows NT 3.1 era inoltre un sistema operativo multipiattaforma progettato per funzionare con diverse architetture di processori, comprese x86 (Intel e AMD), DEC Alpha e MIPS R4000.
Fu allora che i tecnici Microsoft introdussero la protezione della memoria per impedire ai programmi di accedere direttamente alla memoria di altri processi, un solido supporto per le reti locali e, finalmente, per il protocollo TCP/IP (fu così possibile mettere da parte il Trumpet Winsock) oltre che per le funzionalità di server DNS.
Con Windows NT 3.1 fu introdotto il file system NTFS che offriva funzionalità avanzate come la compressione dei file, il controllo degli accessi, i punti di ripristino e la gestione affidabile di grandi quantità di dati. Fu la piattaforma che consacrò l’introduzione del preemptive multitasking, del supporto multiprocesso e multi utente.
Come ciliegina sulla torta, il primo Windows NT di trent’anni fa presentava un’interfaccia grafica molto più avanzata rispetto ai precedenti sistemi operativi Microsoft e garantiva una maggiore sicurezza grazie ad esempio al supporto per l’autenticazione a livello di dominio e la gestione centralizzata delle password.