Windows 8 utilizzerà, in modo predefinito, l’antivirus Microsoft Windows Defender le cui funzionalità sono paragonabili a quelle del pacchetto Security Essentials (vedere l’articolo “Microsoft rilascia la versione finale di Security Essentials 4.0“), incompatibile con la prossima versione del sistema operativo del colosso di Redmond.
Microsoft, però, non intende “pestare i piedi” alle società attive nel campo della sicurezza informatica. Stando a quanto riferito, infatti, la versione di Windows Defender che sarà integrata in Windows 8, verrà utilizzata solo come “ultima spiaggia” ossia entrerà in azione solamente nel caso in cui sul sistema in uso non siano presenti software antivirus ed antimalware di terze parti o se tali programmi non siano stati aggiornati.
Windows Defender terrà sotto controllo lo stato di aggiornamento dell’antivirus eventualmente presente e, nel caso in cui dovesse essere rilevata la mancata applicazione degli update, durante i 15 giorni successivi, il programma informerà l’utente a proposito della situazione di rischio. Trascorsi 15 giorni senza che l’utente si sia attivato per risolvere il problema, Windows 8 proporrà l’attivazione di Windows Defender o suggerirà l’acquisto od il download gratuito di una soluzione di terze parti visualizzando il Windows Store.
Il chiarimento giunto nelle scorse ore sembra volere liberare il campo dalle critiche che erano pervenute, nei giorni scorsi, da alcune software house sviluppatrici di soluzioni antivirus e dagli produttori di personal computer (OEM) che, inserendo nei loro prodotti le versioni trial dei più famosi pacchetti per la sicurezza, ottengono notevoli benefici economici.