Nei giorni scorsi si erano registrate diverse critiche dopo la pubblicazione delle indiscrezioni che suggerivano il possibile rilascio di cinque differenti versioni di Windows 7.
Microsoft, da parte sua, ha quindi voluto precisare come la società intenda rilasciare, invece, due principali versioni del nuovo sistema operativo. Le “edizioni” commercializzate, tuttavia, dovrebbero essere sei.
Le versioni principali dovrebbero essere Windows 7 Home Premium per il segmento consumer e Windows 7 Professional per gli utenti business.
“Con Windows 7 assicuriamo che un’edizione del sistema operativo offra funzionalità in più rispetto a quelle precedenti. Se un utente decide di aggiornarsi da una versione a quella successiva, tutte le caratteristiche e le funzionalità dell’edizione precedente saranno conservate“, ha osservato Mike Ybarra – general manager Windows presso Microsoft -.
Il gigante di Redmond ha quindi deciso di tornare all’impostazione che era stata utilizzata per la commercializzazione di Windows XP.
Sebbene la differenziazione sia netta (Home Premium / Professional), Microsoft continuerà comunque ad offrire sei “edizioni” di Windows 7, senza contare quelle che non integrano il riproduttore multimediale “Windows Media Player” (indicate con la presenza della lettera “N”) in ottemperanza a quanto stabilito nel 2004 dalla Commissione Europea in materia di antitrust.
Pur restando “Home Premium” e “Professional” le versioni sulle quali Microsoft punterà maggiormente, Windows 7 sarà comunque disponibile anche nelle edizioni “Starter Edition” (destinata ai netbook ed ai mercati emergenti), “Home Basic” (solo per i mercati emergenti), “Enterprise” (licenze a volume) ed “Ultimate”.
La società di Redmond ha anticipato, inoltre, che metterà a disposizione degli utenti di Windows XP la possibilità di aggiornarsi a Windows 7 sebbene tecnicamente ciò sarà effettuabile soltanto procedendo ad una installazione completa del nuovo sistema operativo e non mediante meccanismi di “upgrade”.