Così come avevamo anticipato all’inizio del mese, Microsoft – contestualmente al lancio di Windows 7 – ha provveduto a pubblicare sul web la versione definitiva di Windows XP Mode, funzionalità aggiuntiva installabile opzionalmente (è disponibile sotto forma di “download” separato) sul più recente tra i sistemi operativi del colosso di Redmond che permette di eseguire una copia di Windows XP all’interno di un ambiente virtualizzato.
Si tratta di uno strumento che mira a venire incontro, in particolare, alle aziende: eseguendo Windows XP, da Windows 7, servendosi di una macchina virtuale, si potranno avviare ed utilizzare applicazioni che non dovessero risultare pienamente compatibili con il più recente tra i sistemi operativi firmati dal gigante di Redmond.
Alla base di “XP Mode” c’è l’impiego della piattaforma “Virtual PC” di Microsoft. Una volta installato l'”add-on” in Windows 7, questo proporrà all’utente una copia di Windows XP SP3 già preventivamente attivata e dotata di una regolare licenza d’uso.
Dal momento che, per poter essere utilizzato, “XP Mode” necessita di un processore con frequenza operativa pari ad almeno 2 GHz e, soprattutto, che integri il supporto alla virtualizzazione x86 (AMD-V oppure Intel VT) – opportunamente attivato a livello BIOS -, Microsoft ha rilasciato uno strumento (ved. questa pagina) per la verifica dei requisiti minimi.
“XP Mode” può essere invece prelevato facendo riferimento a questa pagina, dopo aver indicato la versione di Windows 7 in proprio possesso.
Come illustrato nella pagina di download, per poter usare l’XP Mode si dovrà scaricare ed installare due file: per primo l’eseguibile relativo a Windows XP Mode (“pesa” circa 500 MB) quindi la piattaforma per la virtualizzazione Microsoft Virtual PC.
XP Mode può essere installato esclusivamente sulle versioni “Professional”, “Enterprise” ed “Ultimate” di Windows 7.