Windows 7 entra nella fase extended: cosa significa

Termina quest'oggi 13 gennaio il supporto "mainstream" per Windows 7. Durante questa fase, attraversata da qualunque software Microsoft, il colosso di Redmond assicura il rilascio delle patch di sicurezza e degli aggiornamenti di vario genere.

Termina quest’oggi 13 gennaio il supporto “mainstream” per Windows 7. Durante questa fase, attraversata da qualunque software Microsoft, il colosso di Redmond assicura il rilascio delle patch di sicurezza e degli aggiornamenti di vario genere.
Da oggi in avanti, però, non cesserà assolutamente il supporto per Windows 7: i tecnici Microsoft, nel corso della fase “extended” che sta per iniziare e che durerà fino al 14 gennaio 2020, continueranno a rilasciare aggiornamenti di sicurezza per il sistema operativo. Da qui a cinque anni, quindi, si potrà continuare a mettere in sicurezza Windows 7 mediante l’installazione degli aggiornamenti ufficiali mentre non saranno comunque più rilasciati update legati a problematiche non strettamente collegate con il tema della sicurezza.

Windows 7 Professional continua a restare sul mercato

Nonostante la fine del supporto “mainstream”, Windows 7 Professional continuerà a restare in commercio. O meglio, Microsoft continuerà ad accordare ai partner OEM la facoltà di commercializzare nuove licenze di Windows 7 Professional, insieme con nuovi sistemi, almeno fino a febbraio 2016.

Come chiaramente riportato in questa pagina, Microsoft si impegna a comunicare con almeno un anno di anticipo la fine della commercializzazione di Windows 7 Professional.

Gli utenti avranno quindi ancora la possibilità di acquistare dagli OEM sistemi basati su Windows 7 Professional mentre invece, dal 31 ottobre scorso, non è più consentita la vendita di macchine nuove basate sulle altre edizioni di Windows 7 (Home Basic, Home Premium ed Ultimate).

Stando agli ultimi dati NetApplications, riferiti al mese di dicembre 2014, Windows 7 si conferma il sistema operativo più utilizzato al mondo con il 56,26% delle quote di mercato. A seguire, ancora, Windows XP con il 18,26% quindi l’accoppiata Windows 8/Windows 8.1 con il 13,52%.
Windows XP, giunto a fine vita già ad aprile scorso, ancora resiste seppur perdendo più del 12% rispetto all’anno precedente.

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