Sul sistema Windows 7 la CPU viene utilizzata al 100% in situazioni in cui ciò non dovrebbe accadere? I responsabili potrebbero essere alcuni aggiornamenti recentemente rilasciati da Microsoft in preparazione del rilascio di Windows 10.
Tre aggiornamenti ufficiali, distribuiti dal colosso di Redmond nelle scorse settimane, permettono di attivare alcune funzionalità sui sistemi Windows 7 e Windows 8.1 che dovrebbero facilitare un eventuale aggiornamento a Windows 10, anche in considerazione della gratuità dell’operazione (vedere Windows 10 gratuito, per molti ma non per tutti).
Gli aggiornamenti in questione sono riconoscibili per la presenza degli identificativi KB2952664, KB2990214 e KB3035583.
Il primo viene presentato come un aggiornamento per facilitare la procedura di aggiornamento a Windows 10, non appena il sistema operativo sarà rilascio nella sua veste finale; il secondo provvede ad aggiungere alcune funzionalità accessorie a Windows Update in modo che sia pronto per ricevere i file d’installazione di Windows 10 (Windows 10 sarà il primo sistema operativo Microsoft installabile attraverso il solo Windows Update: Aggiornare Windows 7 a Windows 10 con Windows Update); il terzo, infine, dovrebbe portare alla visualizzazione di una serie di messaggi che caldeggiano l’installazione di Windows 10 (Windows 10 inizia a fare capolino su Windows 7 e 8.1).
Windows 7, Windows 8.1 e CPU al 100%
Se, per un certo periodo di tempo, anche quando il sistema in uso dovesse risultare non impegnato in altre attività, la CPU apparisse molto affaccendata, è assai probabile che il comportamento sia riconducibile all’installazione degli aggiornamenti citati in precedenza.
Tra i processi in esecuzione in Windows (CTRL+MAIUSC+ESC
per accedere al Task Manager, scheda Processi) si potrebbe trovare un’istanza di rundll32.exe che occupa notevolmente la CPU. Cliccando sul menu Visualizza, Seleziona colonne quindi spuntando la casella Riga di comando, si dovrebbe leggere C:WINDOWSSYSTEM32
.
undll32.exe appraiser.dll,DoScheduledTelemetryRun
Gli aggiornamenti sopra indicati sembrano infatti attivare quella che Microsoft chiama “telemetria”, una raccolta di dati sul sistema dell’utente che verrà utilizzata per migliorare il processo di distribuzione ed installazione di Windows 10 sulle macchine Windows 7 e Windows 8.1.
La telemetria Microsoft sembra attivata indipendentemente dalle scelte dell’utente. Non sembra avere rilevanza alcuna, cioè, se l’utente abbia o meno scelto di partecipare al cosiddetto Customer Experience Improvement Program.
Come risolvere il problema
Per far scendere nuovamente l’utilizzo della CPU, è possibile disattivare la telemetria Microsoft.
Per procedere è sufficiente avviare l’Utilità di pianificazione, fare clic su Libreria utilità di pianificazione, Microsoft, Windows. All’interno di Application Experience si possono disattivare tutte le voci AitAgent, Microsoft Compatibility Appraiser e ProgramDataUpdater.
È comunque bene tenere presente che l’installazione di nuovi aggiornamenti potrebbe provocare la riattivazione delle tre voci.