Negli ultimi due giorni, Microsoft ha fatto qualche accennato – peraltro piuttosto marcato – circa la possibilità che la prossima versione del suo sistema operativo, per il momento conosciuta con il nome di Windows 7, possa arrivare nel corso del 2009.
Potrebbe trattarsi di un segnale tale da far presagire come la società di Redmond voglia tornare a riscuotere il favore degli utenti, dopo il freddo interesse che, globalmente, ha registrato Windows Vista, soprattutto negli ambienti aziendali.
Microsoft ha lungo dichiarato l’intento di lanciare Windows 7 a distanza di tre anni dal rilascio di Windows Vista, distribuito ai produttori di personal computer nel mese di Novembre 2006 e pubblicamente presentato nel mese di Gennaio 2007.
Stando alle indiscrezioni che Bill Gates ha lasciato trapelare in un incontro tenutosi a Miami ed incentrato su Windows Vista, Microsoft potrebbe avere indicato sulla sua agenda la metà del prossimo anno come periodo buono per il rilascio di una versione “importante” di Windows 7. Se tale versione sarà una release definitiva, appannaggio dei produttori di personal computer o dei clienti business, è ancora presto per dirlo.
Windows 7, tra le varie novità, integrerà un kernel molto più snello. Il nome col quale il nuovo kernel è per il momento conosciuto è MinWin. Ben duecento tecnici Microsoft sarebbero al lavoro per ridurre in modo deciso il kernel di Windows che sarà parte della prossima versione del sistema operativo. Eric Traut, ingegnere presso il colosso di Redmond, ha spiegato che MinWin è una sorta di “micro-kernel” di dimensioni estremamente contenute rispetto alla situazione attuale: mentre Vista utilizza, ad esempio, 5.000 file per un totale di 4 GB circa, MinWin limita i suoi componenti “core” a soli 25 MB (un centinaio di file). Le dimensioni di MinWin sono così compatte perché non è compreso alcun sottosistema grafico. Il nuovo “micro-kernel”, secondo quanto è stato illustrato da Traut, sarà impiegato soltanto internamente a Microsoft sebbene costituirà la base per tutte le prossime versioni di Windows, compresa quella conosciuta con il nome in codice di Windows 7.
L’intento, insomma, è quello di ridurre al minimo il kernel del sistema operativo in modo da rendere lo stesso più snello e veloce, soprattutto in fase di caricamento.
Non solo, MinWin dovrebbe facilitare anche l’utilizzo della tecnologia hypervisor, soluzione per la virtualizzazione che permette di eseguire più sistemi operativi differenti e contemporaneamente, condividendo l’uso della medesima piattaforma hardware.
Alcuni analisti iniziano a prevedere che Windows Vista possa essere una “meteora”, accostandone le sorti a quelle del “fu” Windows Millennium Edition (ME).