I cambiamenti registratisi ai vertici della divisione Windows hanno portato Microsoft a rivedere i precedenti piani di rilascio, che prevedevano la pubblicazione di Windows 12 a distanza di un triennio da Windows 11. Eccezion fatta per la lunga parentesi di Windows 10 (pubblicato nel 2015), l’azienda di Redmond sembrava infatti orientata a ritornare al tradizionale piano triennale. Ecco perché fonti interne suggerivano che Windows 12 sarebbe stato distribuito a partire da ottobre 2024. E invece Windows 11 24H2, aggiornamento annuale di Windows 11, ha preso il posto di Windows 12, integrando funzionalità che avrebbero dovuto essere i pilastri del nuovo sistema operativo di casa Microsoft. A questo punto l’uscita di Windows 12 è al momento prevista per settembre-ottobre 2025. Spieghiamo perché.
Uscita di Windows 12 a un anno dal rilascio di Windows 11 24H2
Sebbene sia presentato come un feature update ovvero un aggiornamento delle funzionalità, Windows 11 24H2 si propone come una piattaforma ampiamente rinnovata. Lo si vede dalle prestazioni, che risultano notevolmente migliorate anche con le CPU non supportate in via ufficiale.
Lo si vede anche dall’introduzione del supporto HDR per le immagini di sfondo del desktop, per la compatibilità con i dispositivi WiFi 7 ma soprattutto per l’aggiunta di uno stuolo di caratteristiche basate sull’intelligenza artificiale.
Con Windows 11 24H2, Microsoft ha dato ufficialmente il via al programma Copilot+, pensato per i PC ottimizzati al fine di gestire carichi di lavoro AI in modo efficiente, migliorando le prestazioni rispetto ai tradizionali dispositivi Windows. Ecco perché Windows 11 24H2 punta sull’uso della NPU (Neural Processing Unit) e, nell’ambito dell’iniziativa Copilot+, trae vantaggio dai computer in grado di mettere a terra almeno 40 TOPS di potenza computazionale.
Tra le funzionalità AI principali, ricordiamo Cocreator che consente la generazione e modifica di immagini in tempo reale attraverso prompt testuali e schizzi, facilitando la creazione artistica direttamente sul dispositivo. Ci sono anche i sottotitoli in tempo reale per tradurre automaticamente l’audio in testo scritto, gli effetti avanzati di Windows Studio per migliorare la qualità audio e video delle registrazioni, la generazione di contenuti con l’AI in locale, direttamente sul dispositivo.
Attesa per Windows 12 intorno a settembre-ottobre 2025
Che gli sviluppatori Microsoft siano al lavoro su Windows 12 non è una novità. E la data di rilascio (settembre-ottobre 2025) avrebbe senso: coinciderebbe con la fine del supporto di Windows 10 e arriverebbe a distanza di quattro anni dalla pubblicazione della release definitiva di Windows 11.
L’uscita di Windows 12 nell’autunno 2025 frammenterebbe ulteriormente il mercato dei sistemi operativi Microsoft? Forse sì ma per quella data, al ritmo di crescita fatto registrare negli ultimi mesi, Windows 11 potrebbe avere le stesse quote di mercato che vanta adesso Windows 10 (quindi circa il 60%). Windows 10, invece, dovrebbe attestarsi proprio sul market share attuale di Windows 11 (circa il 35%). Insomma, le parti tra i due sistemi operativi si dovrebbero invertire da qui a un anno.
Windows 12 potrebbe proporsi come un sistema operativo che guarda al futuro, se possibile rimediando agli errori compiuti con Windows 11. Con un sistema operativo, Windows 10, sul viale del tramonto Microsoft conta di non frammentare ulteriormente la sua offerta.
Le funzionalità di Windows 12
Non c’è ovviamente nulla di confermato. Tuttavia, è scontato osservare che Windows 12 proseguirà sullo stesso solco di Windows 11 24H2 spingendo al massimo sulle innovazioni derivanti dall’integrazione dei modelli generativi.
Un’area sulla quale Windows 12 potrebbe concentrarsi è il miglioramento delle funzionalità di ricerca pilotate dall’AI, sul sistema locale, così come sugli altri propri dispositivi e sul cloud (Microsoft 365). Facile ipotizzare che la sezione Elementi consigliati del menu Start possa popolarsi di suggerimenti più pertinenti basati sul comportamento dell’utente.
Potrebbe inoltre arrivare una sorta di Clippy 2.0, un assistente digitale multifunzione in grado di anticipare in modo efficace le necessità dell’utente. Lo diceva a novembre 2023 lo stesso Bill Gates.
Windows 11 24H2 ha sancito il legame sempre più stretto con i dispositivi basati sull’architettura ARM. Abbiamo anche visto come installare Windows 11 su Mac e Raspberry Pi: ecco, Windows 12 investirà ancora di più sulla compatibilità e l’interoperabilità con i prodotti ARM-based.
Requisiti di sistema Windows 12
L’uscita di Windows 12 è ancora lontana e i portavoce Microsoft preferiscono non “sbottonarsi” sul nuovo sistema operativo.
In tanti prevedono requisiti minimi ancora più elevati rispetto a Windows 11. Da parte nostra riteniamo che sarebbe un errore: escludere PC dotati di processori performanti, seppur antecedenti agli Intel di ottava generazione e agli AMD Ryzen 2000, come fatto nel caso di Windows 11, non ha aiutato il sistema operativo a guadagnare quote di mercato. E non ha senso citare modi per supportare il superamento del controllo dei requisiti quando tanti sistemi potrebbero funzionare perfettamente anche con Windows 11.
Ci auguriamo che l’installazione di Windows 12 sia consentita su tutti i sistemi, almeno conservando i requisiti minimi fissati nel caso di Windows 11.
Windows 12 basato soltanto su abbonamento
Microsoft sta puntando forte sulla possibilità di fruire dei suoi sistemi operativi e di quelli di altri produttori attraverso il cloud. Windows 365 è un chiaro esempio di ciò che l’azienda di Redmond sta facendo.
Nulla al momento fa pensare, tuttavia, che Windows 12 possa virare su un modello in abbonamento. Con ogni probabilità, il sistema operativo sarà legato a doppio filo con gli account Microsoft ma è inverosimile che l’azienda di Redmond si orienti su piani di abbonamento interamente incentrati sull’approccio cloud.
Facile invece che sia possibile aggiornare gratis a Windows 12 partendo dai sistemi Windows 10 e Windows 11 compatibili.
Credit immagine in apertura: Microsoft