Quando si parla di sistemi operativi Windows si dice che Microsoft alterni sempre un sistema operativo ben fatto a uno mal riuscito. Versioni di Windows che sono state generalmente ben accolte includono Windows XP, Windows 7, e Windows 10: quelle intermedie hanno convinto di meno. Spesso per problemi di compatibilità, design dell’interfaccia utente o prestazioni, almeno nelle fasi iniziali. Seguendo la stessa consuetudine, Windows 12 dovrebbe essere una piattaforma capace di soddisfare maggiormente gli utenti finali.
D’altra parte, con le versioni intermedie di Windows – come Windows Vista, Windows 8.x e Windows 11 – Microsoft ha compiuto delle scelte importanti, a volte frettolose, a volte un po’ approssimative che tuttavia hanno trovato conferma nei sistemi operativi successivi, dopo una serie di migliorie e ottimizzazioni aggiuntive. Basti pensare che UAC (User Account Control) è nata con Vista; Windows 8.x ha introdotto il Windows Store (oggi Microsoft Store), ha cominciato a guardare (troppo prematuramente) ai dispositivi touch, ha proposto un’interfaccia che è stata poi migliorata in Windows 10, ha lanciato il concetto di “ricerca universale” dal menu Start.
Windows 11 ha dato un taglio al passato provando a obbligare gli utenti a usare funzionalità come Secure Boot e lo schema delle partizioni GPT. Ha presentato un’interfaccia ampiamente rinnovata, l’integrazione con le applicazioni Android (WSA, Windows Subsysytem for Android) che estende la funzionalità WSL (Windows Subsystem for Linux) aggiunta a Windows 10 per eseguire le principali distribuzioni Linux.
Windows 12: Microsoft rivela le novità del prossimo sistema operativo
Dopo essere tornata ai rilasci triennali delle nuove versioni di Windows, sembra che Microsoft sia nelle condizioni di lanciare sul mercato Windows 12 entro il mese di ottobre 2024. E mentre si parla di requisiti ancora più elevati per Windows 12, durante l’evento tenuto nei giorni da Qualcomm per presentare il nuovo SoC Snapdragon X Elite destinato ai notebook, Satya Nadella in persona (insieme con il responsabile della divisione Windows, Pavan Davuluri) ha svelato alcune delle novità della prossima piattaforma.
Alcune delle nuove funzionalità
L’interfaccia utente di Windows 12 e le modalità di interazione con le applicazioni subiranno una trasformazione significativa per via dell’intelligenza artificiale, sempre più integrata a livello di sistema operativo.
L’assistente Copilot è destinato ad evolvere coadiuvando gli utenti nella generazione automatica di un numero ancora più vasto di contenuti. Inoltre, Nadella ha spiegato che Microsoft metterà a disposizione degli sviluppatori un motore “ad hoc” e una nuova interfaccia uomo-macchina che darà un forte impulso per la realizzazione di una generazione di software tutta nuova. Copilot funzionerà sempre più come un menu Start più evoluto e risponderà a qualunque esigenza manifestata dagli utenti.
Traendo massimo vantaggio dai SoC come Snapdragon X Elite, Windows 12 poggerà molto sul concetto di hybrid computing: alcune elaborazioni saranno gestite in locale utilizzando le funzionalità di intelligenza artificiale e le NPU (Neural Processing Unit) ma altre attività più complesse ed articolate richiederanno comunque di usufruire della potenza disponibile sul cloud. Microsoft stessa, facendo leva sull’hybrid computing, potrà ridurre i costi dei server e la quantità di emissioni di gas serra.
Il ruolo dei SoC basati su architettura ARM sarà inoltre sempre più centrale, anche con l’obiettivo di ridurre consumi energetici e requisiti in termini di dissipazione del calore. Microsoft ha ribadito che chip come Qualcomm Snapdragon X Elite permetteranno di eseguire in modo nativo la maggior parte delle applicazioni Windows. O, al massimo, con un’emulazione efficiente.