Sappiamo bene che con il rilascio di Windows 11 Microsoft ha deciso di rendere notevolmente più severi i requisiti per l’installazione del sistema operativo. Windows 11, ad esempio, non supporta i processori Intel antecedenti ai Kaby Lake (ottava generazione, numero “8” come prefisso nella sigla del modello) e le CPU AMD precedenti i Ryzen 2000: ecco perché, secondo molti, Windows 10 è destinato a diventare un sistema operativo immortale come accaduto con Windows 7.
È vero che è possibile installare Windows 11 su un PC non compatibile disattivando i controlli che vengono effettuati ma Microsoft ha più volte dichiarato che queste macchine potrebbero non ricevere più gli aggiornamenti ufficiali attraverso Windows Update (ad oggi non è mai successo).
È curioso il fatto che un problema che interessa le CPU più recenti, dichiarate come pienamente compatibili con Windows 11, porti a severi rallentamenti del sistema.
Microsoft lo fa presente in questo documento di supporto: si spiega che il set di istruzioni Vector Advanced Encryption Standard (VAES) supportato da tutti i processori più recenti può portare, quando utilizzato, alla corruzione dei dati conservati sul sistema.
VAES è coinvolto nelle operazioni di codifica e decodifica dei dati crittografati: qualunque bug può avere un impatto significativo sull’integrità delle informazioni gestite.
La buona notizia è che Microsoft sostiene di aver già risolto il problema con il rilascio degli aggiornamenti KB5014746 e KB5014019 distribuiti in anteprima a partire dal 24 maggio 2022 e dal 14 giugno 2022 attraverso Windows Update.
La cattiva notizia è che “dopo l’installazione degli aggiornamenti è possibile riscontrare prestazioni inferiori per quasi un mese dopo l’installazione in Windows 11 e Windows Server 2022“, osserva Microsoft.
Da un lato l’azienda di Redmond consiglia di procedere immediatamente con l’installazione degli aggiornamenti per evitare problemi; dall’altro avvisa che le performance durante le operazioni che coinvolgono l’uso di algoritmi crittografici (ad esempio BitLocker e uso del protocollo TLS) potrebbero risultare dimezzate.
Microsoft non ha condiviso la lista delle CPU interessate: VAES è stata introdotta nel 2018 quindi tutti i processori supportati in Windows 11 risultano automaticamente coinvolti.
Nello specifico, le prime CPU che abbracciano VAES sono le Intel Ice Lake di decima generazione; sul versante AMD coinvolte sono la serie Ryzen 5000 per desktop e dispositivi mobili.