Microsoft sta rivedendo i piani di licenza di Windows. A breve Windows 11 e Windows 10 non si attiveranno più con i Product Key di Windows 7 e 8.1: il cambiamento, stando a quanto riferito, dovrebbe riguardare soltanto gli utenti che installeranno i prossimi feature update dei due sistemi operativi e non le versioni rilasciate sino ad oggi. Tre le tante novità all’orizzonte, Windows 11 potrebbe arricchirsi con un modello in abbonamento, sulla scorta di quanto già fatto con Office e Microsoft 365.
Windows 11 guarda sempre di più al cloud
Microsoft ha recentemente presentato la possibilità, per piccole e grandi aziende, di eseguire Windows sul cloud. Con Windows 365 Cloud PC, il sistema operativo Microsoft diventa interamente fruibile da remoto, utilizzando un’istanza installata e in esecuzione sulla piattaforma Azure. Di fatto, quindi, il dispositivo dell’utente può diventare un thin-client ossia una macchina molto semplice dal punto di vista della dotazione hardware perché tutta la potenza computazionale è spostata sul cloud.
Con il lancio di Moment 4, Windows 11 offre addirittura la possibilità di caricare le istanze di Windows 365 Cloud PC all’avvio del sistema (la funzionalità si chiama Windows 365 Boot) e di passare, su richiesta dell’utente, dal sistema operativo in esecuzione sul cloud a quello installato sulla macchina in uso (Windows 365 Switch).
Windows 11 in abbonamento: potrebbe presto diventare una realtà
Chi gestisce le licenze Windows conosce bene slmgr.vbs
, uno script VBScript integrato in tutte le versioni del sistema operativo che è utilizzabile per attivare, installare, disinstallare e interagire con i codici Product Key. Può essere sfruttato anche per controllare se una licenza di Windows è valida oppure per convertire un’edizione di Windows in un’altra.
Il canale Canary di Windows contiene le versioni di anteprima più recenti, riservate agli utenti del sistema operativo Microsoft iscritti al programma Windows Insider che desiderano provare sempre le ultime novità di Windows 11 e, più avanti, quelle integrate nelle future release del sistema operativo.
Nelle ultime versioni Canary di Windows 11, che offrono preziosi indizi sulla direzione verso cui sta guardando Microsoft, è stato avvistato un file slmgr.ini
che contiene informazioni su edizioni fino ad oggi inesistenti, non presenti neppure nel pacchetto Windows 11 23H2.
Come riportato in questa pagina, un confronto diretto tra il contenuto dei file slmgr.ini
mette in evidenza riferimenti espliciti a un nuovo Windows 11 in abbonamento: il file, infatti, ospita informazioni sull’edizione in abbonamento, sul tipo di abbonamento sottoscritto e sullo stato dello stesso.
Quali differenze tra l’edizione in abbonamento e quelle retail
Al momento non è dato sapere cosa Microsoft abbia in serbo per gli utenti di Windows 11, e in futuro di Windows 12 (o come si chiamerà il futuro sistema operativo dell’azienda di Redmond), che sottoscriveranno un abbonamento.
Certo è che oggi è possibile acquistare, anche fuori dai canali Microsoft, licenze Windows 11 a prezzo fortemente scontato. Tra le migliori offerte Windows è sempre bene optare per quei rivenditori, affidabili, che offrono garanzia sulla provenienza dei codici di attivazione e che non si limitano a commercializzare Product Key ma mettono la loro firma sulla “genuinità” di ciascuna licenza. Una cosa, infatti, sono i Product Key, un’altra le licenze: sono infatti queste ultime che danno pieno diritto all’utente di utilizzare il software.
Oggi è ad esempio possibile acquistare una licenza di Windows 10 a meno di 40 euro e passare gratis a Windows 11. La licenza così ottenuta dà diritto a utilizzare Windows 11 a tempo indeterminato.
A fronte di costi “una tantum” così contenuti, cosa può offrire in più un’edizione in abbonamento di Windows 11? A svelarlo sarà ovviamente Microsoft anche se per il momento è possibile muoverci nel campo delle ipotesi. Di certo, un Windows 11 in abbonamento dovrebbe puntare sui servizi cloud: potrebbe quindi offrire spazio OneDrive in abbondanza, puntare sulle soluzioni di intelligenza artificiale (quindi sull’integrazione con Microsoft Copilot), mettere a disposizione “di default” strumenti come Windows 365 Cloud PC. Vedremo.