Il Digital Markets Act (DMA) è una regolamentazione dell’Unione Europea che mira a regolare le grandi piattaforme digitali affrontando pratiche commerciali anticoncorrenziali e scongiurando tutti i comportamenti monopolistici. Le prescrizioni normative sono incentrate sulle “piattaforme digitali ad alto valore aggiunto”, considerate gatekeeper. La Commissione Europea ha individuato alcuni gatekeeper (Alphabet-Google, Amazon, Apple, Bytedance, Meta e Microsoft) che godono di una posizione dominante nel mercato digitale e che sono tenuti, tra i vari adempimenti, ad aprire i loro prodotti rendendoli interoperabili con quelli della concorrenza.
Microsoft ha pubblicato una lunga nota spiegando in che modo Windows 11 aderirà al DMA attenendosi alle indicazioni normative. E non si tratta di una semplice dichiarazione di intenti perché le novità sono già inserite nella versione di anteprima build 22631.2787 di Windows 11 23H2. Una volta concluse le verifiche finali, le stesse modifiche saranno distribuite all’intera platea di utenti. Ciò avverrà, comunque, entro e non oltre il 6 marzo 2024 (si tratta della data fissata dalla Commissione Europea come termine ultimo).
Windows 11 consente di disinstallare Edge e permette di disattivare l’integrazione con Bing
Per la prima volta nella storia, Microsoft spiega che gli utenti di Windows potranno disinstallare il browser presente di default. Digitando App installate nella casella di ricerca di Windows 11, in corrispondenza della voce Microsoft Edge, è possibile trovare l’opzione Disinstalla (che fino ad oggi era riportata in grigio, quindi non selezionabile).
Insieme con Edge, diventa possibile disinstallare applicazioni di sistema come Foto e Fotocamere oltre che rimuovere Bing. Già in passato abbiamo visto come eliminare Bing dal menu Start: adesso, tuttavia, questa possibilità è offerta direttamente da Microsoft ed è accessibile dalla finestra App installate.
Il sistema operativo diventa più interoperabile
Microsoft fa riferimento ai “punti di interoperabilità” come meccanismi e interfacce attraverso i quali le applicazioni possono interagire e integrarsi con le funzionalità di Windows. Questi punti di interoperabilità forniscono agli sviluppatori la possibilità di creare app che collaborano più efficacemente con il sistema operativo e offrono agli utenti un’esperienza migliore.
L’azienda di Redmond descrive Windows 11 come una piattaforma aperta con un’API (Application Programming Interface) robusta, che rappresenta un insieme di regole e strumenti attraverso cui le applicazioni possono comunicare con il sistema operativo. E sottolinea che molte funzionalità di Windows sono appositamente progettate per ampliare il “raggio d’azione” delle app. Vengono citati esempi come le notifiche e i widget. Le app di terze parti possono fornire feed per i Widget di Windows o integrarsi con i risultati della ricerca Web in Windows Search.
Sincronizzazione dell’account Microsoft
Gli utenti che risiedono all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE) sono adesso invitati da Windows a decidere se desiderano sincronizzare il loro account Microsoft. In questo modo è possibile scegliere se rendere i dati disponibili su altri dispositivi Windows e nei prodotti Microsoft sui quali si effettua l’accesso con le proprie credenziali.
Le informazioni salvate nell’account Microsoft da altri prodotti dell’azienda, saranno disponibili anche in Windows. Tra le altre cose, gli utenti possono ripristinare impostazioni, app e password da un altro PC.
Il concetto è che gli utenti sono adesso liberi di stabilire se le informazioni debbano essere o meno caricate sui server Microsoft, con la possibilità di negare il trasferimento dati anche quando non si utilizzasse un account locale.
Microsoft ha concluso il suo intervento esprimendo l’intenzione di continuare a collaborare con la Commissione Europea per finalizzare i propri obblighi di conformità alle normative vigenti.