La sezione known issues sul sito Microsoft ancora non ne fa menzione ma nelle ultime ore diversi utenti di Windows 11 22H2 stanno segnalando un incisivo decadimento prestazionale sui sistemi che utilizzano unità SSD.
La causa del calo di performance viene ricollegata all’installazione delle patch di sicurezza di marzo 2023. Il problema emerge chiaramente con le unità SSD PCIe NVMe più veloci: dispositivi che prima dell’applicazione degli aggiornamenti Microsoft trasferivano dati a 7.000 MB/s risultano adesso non più in grado di superare i 3.000 MB/s. La velocità di trasferimento dati scende addirittura a 1.000 MB/s selezionando un profilo energetico più conservativo (opzione Bilanciato nella finestra Risparmio energetico di Windows).
Uno dei post più affollati su Reddit che ha raccolto le lamentele degli utenti dà l’idea di quanto la problematica sia diffusa.
Alcuni utenti hanno segnalato anche un notevole rallentamento nella fase di avvio di Windows 11 con il tempo di boot che appare raddoppiato.
Se si avesse il sospetto di avere improvvisamente a che fare con un PC lento, meno performante rispetto alla situazione precedente l’installazione degli aggiornamenti, il consiglio è quello di misurare le prestazioni dell’unità SSD con CrystalDiskMark quindi disinstallare l’ultimo aggiornamento cumulativo di marzo 2023.
Per procedere in tal senso basta premere Windows+R
, digitare appwiz.cpl
, selezionare Visualizza aggiornamenti installati nella colonna di sinistra quindi richiedere la rimozione del più recente Aggiornamento per la sicurezza per Microsoft Windows.
Dopo aver completato la disinstallazione dell’aggiornamento, è possibile eseguire nuovamente CrystalDiskMark per verificare la differenza prestazionale.
Non è la prima volta che Microsoft introduce qualche problema di performance con le unità SSD PCIe NVMe.
Il problema, nel caso di specie, è che la rimozione dell’aggiornamento cumulativo di marzo 2023 rende il sistema vulnerabile ad alcune problematiche di sicurezza. Il suggerimento è quello di verificare, facendo riferimento al nostro articolo sul “patch day” Microsoft di questo mese, a quali problematiche di sicurezza i propri sistemi sono maggiormente esposti quindi di scaricare e installare manualmente le patch più critiche (senza usare il pacchetto di aggiornamento cumulativo).
Si prenda ad esempio la patch che risolve un problema nella gestione dei pacchetti ICMP (evita che venga eseguito codice arbitrario sul sistema in uso): il link Security only in corrispondenza della colonna Download, consente di scaricare e applicare il singolo aggiornamento.