Si chiama Isolamento Core la funzione di sicurezza che è stata introdotta in Windows 10 quindi confermata e poi ulteriormente migliorata in Windows 11.
Isolamento Core utilizza la tecnologia per la virtualizzazione implementata a livello hardware (e attivata tramite BIOS UEFI) per isolare il kernel del sistema operativo dai driver caricati in modalità utente e dai software in esecuzione sulla macchina. Isolamento Core si chiama infatti Virtualization-based Security (VBS) in inglese.
Si tratta di una misura di sicurezza in più che agisce a basso livello e che impedisce a codice malevolo che dovesse andare in esecuzione sulla macchina di accedere al kernel, aggirare i controlli di sicurezza, iniettare malware e svolgere attività dannose.
In Windows 10 abbiamo visto che Isolamento Core può impedire il caricamento dei driver: tuttavia, la funzione non è abilitata per impostazione predefinita.
Su alcune installazioni di Windows 11, invece, Isolamento Core è abilitata per default: così tanti utenti stanno riferendo di problemi nell’utilizzo di Intel Extreme Tuning Utility (XTU), MSI Afterburner e altre ben note utilità che, ad esempio, consentono di intervenire sull’overclocking. XTU, ad esempio, può mostrare il messaggio “overclocking disattivato” su un sistema che invece può essere portato oltre i suoi limiti di fabbrica.
Isolamento Core blocca infatti l’accesso a diversi registri che sono essenziali per intervenire, tra le altre cose, sull’overclocking, overvolting e undervolting dei chip.
In generale, su Isolamento Core si è discusso tanto fin dal momento del lancio di Windows 11 e se ne continuerà a parlare visto che l’aggiornamento Windows 11 22H2 introduce novità anche su questo fronte.
Qualora si volesse disattivare la funzione di protezione, basta digitare Isolamento Core nella casella di ricerca di Windows 11 e disattivare l’opzione Integrità della memoria.
Per puntellare la sicurezza di Windows Defender si può utilizzare il programma gratuito DefenderUI che ottimizza l’antivirus di Windows 10 e 11.