Se fino a qualche anno fa l’uscita di un nuovo sistema operativo segnava una corsa dell’utenza verso il nuovo, oggi la situazione sembra essere cambiata in modo radicale.
Nonostante una buona accoglienza da parte dei consumatori, Windows 11 non sembra essere riuscito a soppiantare del tutto Windows 10 nel cuore degli utenti. Secondo un recente rapporto di Statcounter però, il nuovo OS di Microsoft sta recuperando terreno, sebbene a fatica.
Se a marzo il 67,23% dell’utenza utilizzava ancora Windows 10 contro il 28,18% che si affidava a Windows 11, le percentuali sono cambiate in favore del sistema operativo più recente, seppur in modo lieve. Si parla, infatti, di 66,1% di PC con Windows 10 e di un 29,7% che sono passati a Windows 11.
Di fatto, l’1,6% di utenti complessivi sono passati al sistema operativo più recente nelle ultime settimane. Un cambiamento tutt’altro che epocale, ma che dimostra come (sebbene con riluttanza) l’utenza sta accettando il cambiamento, spinta dalle tante iniziative di Microsoft per spingere il nuovo OS.
Windows 11 sta guadagnando terreno, ma la situazione resta alquanto delicata
L’annuncio della fine degli aggiornamenti di Windows 10, con scadenza fissata al 14 ottobre 2025 (al netto dell’iniziativa di 0Patch) sembra stia facilitando il passaggio per molti utenti.
A pesare sulla migrazione vi è una politica alquanto aggressiva di Microsoft che, in tutti i modi, sta spingendo l’utenza a effettuare il passaggio. Sempre in questa ottica, i nuovi PC Copilot+ potrebbero aver allettato molti, interessati da questa nuova tecnologia.
Di certo il “pensionamento” di Windows 10 non sarà indolore: si parla di circa 240 milioni di computer destinati alla discarica o costretti alla conversione a OS alternativi (ovvero Linux). Il tutto senza tener conto che, l’hardware in grado di far girare efficacemente Windows 11 ha un costo e, con la crisi economica attuale, non tutti possono effettuare un upgrade a cuor leggero.