Cambia ancora il modello di distribuzione degli aggiornamenti per i sistemi operativi Microsoft. Con il lancio di Windows 11 23H2, ultima versione del sistema operativo, l’azienda di Redmond decide di accantonare progressivamente le precedenti release.
La novità appena trapelata, e peraltro ben poco pubblicizzata da Microsoft, è che dopo il 27 febbraio 2024 gli utenti di Windows 11 22H2 non riceveranno più aggiornamenti opzionali e quindi non potranno provare in anteprima le nuove funzionalità del sistema operativo.
Come conferma la società guidata da Satya Nadella in questa pagina, da fine febbraio prossimo chi ancora utilizzerà Windows 11 22H2 (ovvero il precedente feature update di Windows 11) riceverà solo ed esclusivamente aggiornamenti qualitativi ossia le patch mensili destinate alla risoluzione delle problematiche di sicurezza. Niente più nuove funzionalità, insomma.
Windows 11 22H2 lasciato indietro, nonostante il supporto garantito fino a ottobre 2024
Microsoft non spiega le motivazioni per cui, da febbraio 2024, smetterà di veicolare aggiornamenti opzionali agli utenti di Windows 11 22H2. Possiamo ipotizzare che lo schema basato sul rilascio dei pacchetti Moment su base trimestrale, aggiornamenti che possono introdurre un gran numero di novità, non permetta più di aggiungere funzionalità inedite anche sulle release precedenti di Windows 11.
Così, anche se gli utenti di Windows 11 22H2 hanno la certezza che il sistema operativo sarà supportato, nelle varie edizioni, fino al mese di ottobre 2024 (come da Informazioni sulle versioni di Windows 11), dal prossimo anno dovranno dire addio alla possibilità di provare le nuove funzionalità via via presentate. A meno di non aggiornare Windows 11, passaggio che sarà comunque necessario espletare entro ottobre 2024.
Anche la prima versione di Windows 11 (21H2) è ovviamente interessata dalla medesima restrizione. Per quanto riguarda questa versione, tra l’altro, il supporto ufficiale è già terminato (edizioni Home e Pro). Finirà a ottobre 2024 nel caso delle edizioni Enterprise ed Education.
Sotto la spinta del Public Interest Research Group (PIRG), tanti utenti stanno invece richiedendo a gran voce l’estensione del supporto di Windows 10. Da più parti, complici anche i requisiti fissati per l’installazione di Windows 11, si fa presente che la fine supporto di Windows 10 potrebbe aumentare i rifiuti elettronici in modo significativo. Quando invece molti sistemi sono ancora funzionanti e aggiornabili a Windows 11 anche se non compatibili.