Durante la presentazione tenutasi ieri a New York, Microsoft ha presentato il nuovo Surface Neo, primo dispositivo dual screen dell’azienda di Redmond che utilizza il sistema operativo Windows 10X: Dispositivi dual screen svelati da Microsoft: Surface Neo con Windows 10X e lo smartphone Android Surface Duo.
Ma che cos’è e come funziona Windows 10X?
Innanzi tutto, Windows 10X è il nome definitivo della speciale versione di Windows 10 progettata dai tecnici Microsoft per i dispositivi dotati di schermo doppio o pieghevole. Si tratta dell’incarnazione finale del progetto Windows Lite/Santorini del quale abbiamo ripetutamente parlato in passato.
Il significato della “X” non è stato chiarito ma Panos Panay, Chief Product Officer presso Microsoft, ha più volte usato il termine “expression“.
Windows Core OS (WCOS) costituisce invece parte delle fondamenta di Windows 10X: può essere considerato come il successore di Windows OneCore, tentativo di Microsoft di standardizzare l’insieme dei componenti di base del sistema operativo così che possano essere usati allo stesso modo sui vari dispositivi.
WCOS unisce parti di OneCore, supporta le applicazioni UWP/Web e Win32 oltre a C-Shell, interfaccia modulare che funziona al di sopra del kernel.
Il primo dispositivo a usare Windows 10X sarà Surface Neo, commercializzato a partire da dicembre 2020. Intorno a quella stessa data potrebbero debuttare altri dispositivi dual screen o device con schermo ripiegabile dei partner Microsoft: Dell, Lenovo, HP, Asus e altri ancora.
Il nuovo Surface Pro X, a dispetto della “X” nel nome, non può eseguire Windows 10X essendo basato su SoC ARM. Al momento, infatti, Windows 10X non sembra compatibile con la piattaforma ARM ma solo con i processori di casa Intel.
Sebbene Windows 10X sia di fatto una versione di Windows 10 ottimizzata e “ridotta all’osso”, la nuova versione non soppianterà Windows 10 S Mode. Rispetto a quest’ultima inoltre, ha il vantaggio di permettere l’utilizzo delle applicazioni tradizionali Win32 oltre a quelle scaricabili dal Microsoft Store. C’è da dire però che la loro gestione è supportata mediante l’utilizzo di container. L’eccezione è rappresentata dal nuovo Edge basato su Chromium che verrà caricato da Windows 10X senza ricorrere alla containerizzazione.
Il sottosistema per la gestione delle applicazioni Win32 attraverso l’utilizzo dei container viene caricato solo al bisogno così da ridurre l’impatto sulle performance e aumentare la durata della batteria.
Stando a fonti vicine all’azienda di Redmond le prime versioni di Windows 10X saranno distribuite con il rilascio di Windows 10 Manganese, feature update la cui uscita sarebbe al momento programmata per l’autunno 2020. Un’anteprima dovrebbe arrivare tra la primavera e l’estate del prossimo anno.