Tra meno di un anno, più precisamente il 14 ottobre 2025, Windows 10 terminerà il proprio ciclo vitale con il termine del rilascio degli aggiornamenti di sicurezza.
Nonostante sia possibile ottenere affidarsi ad aggiornamenti successivi a pagamento, per la maggior parte di computer che si affidano al sistema operativo la fine è ormai vicina.
Se il termine del ciclo vitale non ha costituito un grosso problema per i passati OS di Microsoft, in questo caso i numeri sembrano indicare una situazione ben diversa. Mai come oggi, infatti, gli utenti sembrano restii a lasciare il vecchio sistema operativo per passare a Windows 11.
I dati di StatCounter di settembre 2024 mostrano come Windows 10 è ancora in esecuzione su quasi due terzi di tutti i sistemi Windows al mondo, rispetto a circa un terzo legato a Windows 11. In molti casi, va detto, questa scelta è forzata. Molti PC non possono, almeno ufficialmente, essere aggiornati al sistema operativo più recente per questioni legate ai requisiti di sistema.
Si avvicina l’addio di Windows 10: le soluzioni alternative per non buttare nella spazzatura il tuo PC
A rendere tutto ancora più grave vi è un limite fisico: i PC rilasciati prima del 2018 non possono eseguire in modo diretto il più recente OS di Microsoft, nonostante siano comunque dispositivi ancora funzionanti. Il risultato di tutto ciò? 240 milioni di computer rischiano la discarica nei prossimi mesi. Un enorme spreco economico (e non solo).
Quali sono le alternative per i tanti che non vogliono o non possono cambiare PC? La soluzione più logica appare Linux. Negli ultimi anni sono state rilasciate distribuzioni che permettono una facile transizione da Windows, come per esempio il celebre Linux Mint. In altri casi, anche ChromeOS Flex sembra essere una possibile soluzione.
D’altro canto, i rischi nell’affidarsi a un sistema operativo senza supporto sono enormi, con una serie di potenziali falle che potrebbero far diventare Windows 10 una facile preda per qualunque tipo di cybercriminale.