La prima importante aggiunta all’architettura x86 su introdotta nel 2000 non da Intel bensì da AMD: le specifiche x86-64 permisero l’introduzione sul mercato dei primi processori a 64 bit basati sul set di istruzioni già adottato in precedenza. Il primo processore mainstream a usare un’architettura a 64 bit fu l’AMD Opteron del 2003: ne abbiamo parlato nell’articolo Differenza tra processori ARM e x86.
Proprio sui SoC basati sul design ARM sta da qualche tempo investendo Microsoft con la fattiva collaborazione di Qualcomm.
Windows on ARM, la versione del sistema operativo destinata ai dispositivi basati su processori realizzati a partire dai progetti dell’azienda britannica, a breve abbraccerà l’emulazione x86-64 consentendo l’avvio di applicazioni a 64 bit abitualmente utilizzate nelle altre versioni di Windows.
I dispositivi basati su processore ARM64 possono oggi eseguire tre tipologie di applicazioni: applicazioni ARM native a 32 bit, a 64 bit e programmi x86 a 32 bit emulati.
A breve gli utenti potranno caricare e avviare anche applicazioni x86 a 64 bit grazie all’emulazione (nell’articolo Emulatore Android: quale scegliere parliamo delle differenze tra emulazione e virtualizzazione).
Le performance delle applicazioni emulate non saranno paragonabili a quelle ottenibili sulle piattaforme x86 native ma intanto si avrà la possibilità di portare sui dispositivi ARM programmi fino ad oggi assolutamente inutilizzabili.
Se si paragona un’applicazione ARM64 nativa alla controparte x64 su un processore Intel della serie Y, si potrà notare come i dispositivi che usano la piattaforma ARM siano più veloci, specialmente quando si selezionasse un prodotto basato su SoC Qualcomm Snapdragon 8cx Gen 2 o sui processori Microsoft SQ2.
L’obiettivo primario di Microsoft era ed è quello di azzerare i problemi di compatibilità e schiacciare il piede sul concetto di interoperabilità per evitare di ripetere gli errori del passato.
Stando a quanto comunica Microsoft, il supporto per l’emulazione delle app x86-64 dovrebbe essere introdotto in Windows on ARM entro novembre 2020: a poter provare la novità saranno gli iscritti al programma Windows Insider.