Un ritorno al passato per Microsoft. A sei mesi di distanza dalla prima pubblicazione di Windows 10 Aggiornamento di ottobre 2018 (versione 1809), i tecnici della società di Redmond condividono un documento di supporto in cui spiegano che l’impostazione predefinita per la rimozione delle unità di memorizzazione USB collegate al sistema è diventata Rimozione rapida.
Come spiega Microsoft, nel caso delle precedenti versioni di Windows 10 era Prestazioni migliori.
Abbiamo spiegato la differenza tra le due impostazioni ormai quasi sei anni fa, nel nostro articolo La rimozione sicura dell’hardware serve davvero?.
La rimozione sicura dell’hardware è una locuzione che Windows utilizza “dalla notte dei tempi”: si tratta di un approccio che consente di disconnettere un supporto di memorizzazione esterno senza provocare alcuna corruzione a livello di file system.
Va detto che, ad esempio, rimuovendo direttamente una chiavetta USB o un hard disk rimovibile quando non vi sono trasferimenti di dati in corso, non vi sono rischi di provocare danni.
Il problema è che le versioni di Windows 10 antecedenti la build 1809 (per verificare quella che si sta utilizzando basta premere la combinazione di tasti Windows+R
quindi scrivere winver
) utilizzavano l’impostazione predefinita Prestazioni migliori.
Con l’intento di migliorare le prestazioni, Windows 10 attivava la cache in scrittura sulle unità USB esterne: in questi casi era tassativo ricorrere alla Rimozione sicura dell’hardware prima di disconnettere il dispositivo.
Per evitare situazioni spiacevoli, Microsoft ha preferito tornare all’impostazione Rimozione rapida come predefinita.
È possibile verificarlo premendo Windows+X
, scegliendo dal menu la voce Gestione disco, cliccando con il tasto destro sull’unità rimovibile, scegliendo Proprietà quindi la scheda Criteri.
Agendo sulla finestra che comparirà a video, si potranno applicare eventuali variazioni di configurazione.