La “scoperta” è di queste ore: Microsoft si è ispirata a Linux per introdurre, in Windows 10, un inedito sistema di gestione dei pacchetti software, comprese le applicazioni sviluppate da terze parti.
Il nuovo meccanismo è per il momento basato solamente su riga di comando ma è stato appena incluso in Windows 10 come parte di PowerShell. Battezzato OneGet, lo strumento portato al debutto nella technical preview di Windows 10 consentirà agli utenti dell’ultima versione del sistema operativo Microsoft di installare e rimuovere rapidamente le applicazioni, di configurare repositories (“contenitori” che ospitano le informazioni sui software installabili), di interrogare il sistema per verificare se un software è presente o meno.
Digitando, da ambiente PowerShell, il comando Find-Package
si potrà ad esempio controllare la disponibilità della più recente versione di Firefox, 7-Zip, VLC o di qualunque altro software. Con un semplice Find-Package -Name VLC
si potrà poi richiedere il download e l’installazione in Windows 10 della più recente release del riproduttore multimediale VLC.
Si tratta di una novità di grande portata che non può non essere ben accolta da parte di ogni power user.
Stando a quanto riferito da alcuni portavoce Microsoft, non è escluso che i comandi PowerShell possano presto trasformarsi in un insieme di API che faciliteranno ulteriormente il lavoro dei programmatori e che permetteranno la nascita di una vera e propria interfaccia grafica per la gestione dei pacchetti software.
Il packet manager oggi individuato nella versione di anteprima di Windows 10 era stato presentato, senza troppe celebrazioni, già ad aprile scorso da uno degli sviluppatori Microsoft. OneGet fa però adesso ufficialmente mostra di sé al “grande pubblico”.
Installando il pacchetto Windows Management Framework 5.0 Preview, OneGet può essere portato anche in Windows 8.1. Torneremo presto sull’argomento perché meritevole di approfondimenti.